Coronavirus, la lettera: Ora blindiamo la Valle Caudina
Riceviamo e pubblichiamo da Gianni Mauriello.
C’è bisogno di fare controlli serrati agli accessi strategici della Valle, agli arrivi degli autobus e alle fermate delle stazioni ferroviarie.
Serve immediatamente un coordinamento unico dei comuni della Valle Caudina. Bisogna riunire sindaci, forze dell’ordine, protezione civile e associazioni assistenziali (118, misericordia e varie)…per coordinare un piano strategico preventivo per controlli straordinari.
La Valle Caudina ha una morfologia nel territorio che permette di avere un maggior controllo nelle entrate e nelle uscite….è la storia che insegna. Non facciamo i soliti errori di prendere provvedimenti quando è troppo tardi. Parliamo sempre di prevenire e poi non ci riusciamo mai.
La Città Caudina dimostri almeno per una volta quella unità d’intenti che non abbiamo mai visto e di muoversi in senso collaborativo nell’ambito di un’entità territoriale unica. Provvedete a reperire apparecchi per la misurazione corporea e controllatela a chi arriva in valle. Preservatevi delle maschere specifiche con filtro anche perchè la gente può usare tranquillamente quelle chirurgiche.
Siete voi che siete in prima linea. Purtroppo il governo non si decide a fermare questa nazione..ma nessuno ci vieta di supervisionare in modo minuzioso chi approda in valle. Oltre ai meridionali scesi dal Nord ci sono già molti dell’hinterland napoletano che sono in zona e se aumentano i casi ci potrebbe essere una fuga dalla città partenopea verso l’entroterra.
Purtroppo non tutti i cittadini sono coscienziosi e molti non dichiarano l’arrivo. Questo non significa rispedirli indietro o chicchessia..ma almeno conosciamo chi viene sul territorio e sappiamo chi necessita di quarantene vigilate approcciandoci a loro per un controllo focale. Il bisogno di vigilare i cittadini dei paesi caudini oramai ha meno senso rispetto a qualche giorno fa visto che giorno dopo giorno si sta acquisendo in pieno la gravità della situazione (a parte qualcuno che prima o poi dovrà capirlo).
A questo punto una parte di questi uomini con relativi posti di blocco può spostarsi tranquillamente nei punti strategici d’entrata nella Valle. Questo non significa che fermeremo il virus..ma potremo limitare di molto la sua diffusione in attesa di maggiori restrizioni e sviluppi dal governo centrale.
Faccio anche un appello affinché gli organi istituzionali caudini spingano insieme e con forza con chi si sta adoperando per il potenziamento dei vari ospedali campani…con un’attenzione particolare a quello di Sant’Agata Dei Goti che potrebbe diventare per noi il vero punto di riferimento.
Come siamo riusciti secoli fa a fermare i romani grazie alla nostra particolare morfologia territoriale e alla tenacia dei guerrieri caudini….anche questa volta dobbiamo vincere questa battaglia e dobbiamo farlo con strategia, unita’ e grande senso civico. RESTATE A CASA!!!
Gianni Mauriello