Coronavirus, l’Istituto superiore di Sanità: “Al Sud ancora strade piene”
Nel Sud Italia “si vedono ancora strade piene di gente e situazioni che non vediamo negli altri contesti”, un atteggiamento che “preoccupa” anche se ad oggi dai dati “la curva non sembra ancora impennarsi”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, lanciando un nuovo appello ai cittadini.
“Siamo tutti nella stessa sfida, bisogna mantenere un atteggiamento rigoroso e unitario in tutto il Paese: le dinamiche del virus non risentono della latitudine ma dei nostri comportamenti”. Si confermano in leggero ribasso i numeri dei contagi e delle vittime da coronavirus nelle ultime 24 ore. Il bollettino delle 18 è stato letto in diretta tv dal commissario della Protezione civile Angelo Borrelli.
Gli attuali positivi sono 50.418, con un incremento di 3780 in un giorno (ieri erano aumentati di 3.957). I morti nelle ultime 24 ore sono 602 (ieri erano stati 651, l’altro ieri 793) che portano il totale a 6.077 persone. I malati in isolamento domiciliare sono 26.522, quelle in terapia intensiva 3204. Diminuiscono sensibilmente però i guariti rispetto agli ultimi giorni: sono 408 in 24 ore (totale 7432) molti meno a ieri quando erano stati 952 in più.
I ricoverati con sintomi sono 20.692 (+846), quelli in terapia intensiva 3.204 (+195), il 6% dei casi, in isolamento domiciliare infine sono 26.522 (+2.739). Tra contagiati, vittime e persone guarite, il coronavirus ha registrato in Italia 63.927 casi totali (+4.789 rispetto a ieri). Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise.