Coronavirus: si torna a correre e a passeggiare, ma pesa l’incognita del futuro
Scarpette, tute, pantaloncini e tutti di corsa o a passeggiare. Complice la splendida giornata di sole, questa mattina tante persone della Valle Caudina hanno potuto, finalmente, tornare a praticare jogging o passeggiate veloci.
In Campania, infatti, il presidente De Luca ha disposto una sorta di allentamento delle misure già da oggi, lunedì 27 aprile, una settimana prima, rispetto alle disposizioni del governo. Così, questa mattina presto, in tanti ne hanno approfittato e hanno dato sfogo alle frustrazioni dell’isolamento forzato.
Oltre a poter praticare lo sport, sempre con tutte le tutele del caso, oggi hanno potuto riaprire i battenti bar, pasticcerie, pizzerie e ristoranti. In realtà, i bar hanno deciso di non riaprire, molto attese, invece, le pizzerie. Tante le prenotazioni per questa sera. Pizze, calzoni e panzarotti saranno consegnati a domicilio e si potrà farlo sino alle ore 23,00.
Anche questo è un piccolo segnale di ritorno alla normalità. Piccolo, perché sono ancora tante le restrizioni che dobbiamo osservare per evitare il dilagare del Covid- 19. Da lunedì prossimo, quattro maggio, si farà un altro passo ulteriore, ma si tratta sempre ed ancora di cose minime. Quello che avverrà dal 4 al 18 maggio ci potrà dire se possiamo fare un ulteriore passo in avanti o dovremo tornare a chiuderci nelle nostre abitazioni.
Sono ancora tante le incognite, a cui neanche gli esperti possono dare una risposta chiara. Sino ad ora, tutto sommato, la Valle Caudina, come la maggior parte della Campania, ha contato pochi contagiati. Sarebbero stati ancora di meno senza le vicende dell’Avicola Mauro e Villa Margherita.
Tranne poche eccezioni, abbiamo dimostrato di un essere responsabili ed attenti. Ora, però, la pazienza inizia a vacillare anche perché i problemi sono davvero tanti. Il primo è quello di natura economica. Dobbiamo cercare di imparare a vivere in modo totalmente diverso, rispetto a come abbiamo fatto sino ad oggi. Dobbiamo ripensare le nostre esistenze e non guardarci indietro, quello potrebbe essere l’errore fatale.