Coronavirus: un altro parroco rischia di scatenare nuovi contagi
Una proposta che farà discutere, anzi, che sembra poter alimentare altri pericoli di contagio. Oggi il parroco di Paupisi don Raffaelle Pettenuzzo ha portato sul sagrato della Chiesa Parrocchiale ‘Santa Maria del Bosco’ la meravigliosa statua del Sacro Cuore di Gesù ed ha lanciato una proposta , si può dire, rivoluzionaria: “per chi ne senta il bisogno, per la propria anima, chieda al Parroco l’Eucarestia”. Ecco la forte dichiarazione di don Raffaele Pettenuzzo :
“Credo che in questo tempo che non c’è più la possibilità di entrare in una relazione diretta con Gesù (cioè, di cibarci dell’Eucarestia), – scrive don Raffaele – la sfida più grande di ogni cristiano della mia Parrocchia sia quello di compiere un atto di grande AMORE e di FEDELTÀ: RIMANERE AUTENTICI.
L’origine della nostra Fede è nata dal Verbo e «il Verbo si fece carne per noi», per consacrare un grande Patto di Alleanza tra Dio e noi tramite il Sacrificio di Gesù sulla Croce, suggellandone questo Patto di Alleanza per sempre e ancora oggi nella Consacrazione Eucaristica.
Di conseguenza, la Santa Eucarestia è «un suggello» tra noi e Gesù. E ogni qualvolta prendiamo di quel pane Eucaristico rinnoviamo il Patto di Alleanza nel Piano di Salvezza di Dio per ognuno di noi. Ora, quanto sta accadendo nel nostro mondo ci priva di tale dono.
Allora, – continua il parroco paupisano – credo che sia importante chiedere alla Chiesa, cioè, chiedere ai propri Parroci, di non privarci di tale dono. La Chiesa, così come ogni Parrocchia, ha bisogno dei suoi pellegrini e fedeli, e ogni uomo ha bisogno del Piano di Salvezza Eucaristico.
L’Eucaristia ci porta a spalancare le porte della nostra interiorità, e cioè, ci sollecita e ravviva in noi tutti quei stati di torpore e di apatia che ci rendono prigionieri di noi stessi. Credo fermamente, dunque, che come saziamo il corpo anche l’anima deve essere saziata. Facciamo grandi code per ristorarci la pancia, facciamo anche qualche sacrificio per ristorare l’anima. «Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto».
Perciò, – conclude don Raffaele Pettenuzzo – per chi ne senta il bisogno, per la propria anima, chieda al Parroco l’Eucarestia e il Parroco, seguendo le dovute cautele, credo non potrà privare un’anima di un così “importante cibo di salute e rigenerazione interiore” .
Insomma, il parroco di Paupisi invita a trasgredire le regole anti covid- 19, non avendo neanche un dubbio che questo atteggiamento potrebbe scatenare una nuova fonte di contagio. Don Raffaele Petteruzzo infrange le leggi, le disposizioni sanitarie ed anti contagio ed anche le decisioni della Chiesa e del Papa.
Qualcuno a piazza Orsini dovrebbe intervenire e mettere a riposo qualche parroco che sembra non essere nella chiesa ma essere la chiesa. Cosa inaccettabile ed intollerabile. Papa Francesco sta spiegando ogni giorno come ogni credente può avere accesso all’Eucarestia.