Criminalità, la Valle Caudina non è un’isola felice

Il Caudino
Criminalità, la Valle Caudina non è un’isola felice

Airola. Bisogna augurarsi che al più presto i Carabinieri assicurino alla giustizia gli autori della rapina alla villa di Airola. Non possiamo rassegnarci; non possiamo in alcun modo pensare che anche la Valle Caudina possa diventare teatro di episodi tanto efferati. Eppure, che non siamo un’isola felice è noto a tutti. Fingiamo sempre di dimenticarlo, ma proprio da noi è radicato il clan camorristico più longevo della Campania. Stiamo parlando della regione dove la camorra continua a fare il bello ed il cattivo tempo, dove intere fette di territorio sono sotto il suo controllo. In un contesto criminale del genere, il clan caudino, da 40 anni resta sempre alla ribalta stipulando alleanze di non belligeranza con le più forti organizzazioni casertane e napoletane. Un clan tanto forte da poter conquistare una parte importante di Roma. Avete capito bene: gli affari criminali della zona sud della capitale del nostro paese, erano nelle mani di un caudino.  Noi, però, non vediamo, non sentiamo e non parliamo. Facciamo le tre scimmiette, salvo poi a meravigliarci quando diventiamo titoli su i quotidiani nazionali. La vicenda della rapina alla villa di Airola è diversa, ma non meno preoccupante. Parliamo di gente violenta che magari ti picchia per una manciata di euro e può arrivare anche ad ammazzarti. Anche in questo caso, la Valle Caudina non è diversa da altre zone del nostro paese. Anzi, purtroppo, in alcune località queste vicende avvengono quasi quotidianamente. Il rischio di assuefarci è molto alto. Ma non ce lo possiamo permettere. I nostri paesi stanno andando incontro ad una desertificazione demografica senza precedenti. Non si fanno figli e la popolazione diventa sempre più vecchia. Proprio per questo motivo non possiamo lasciare i nostri genitori, i nostri nonni, alla mercé di bande criminali pronte a tutte per pochi soldi. Mai come in questo caso, dobbiamo scrollarci di dosso la paura, l’omertà e segnalare quello che non va alle forze dell’ordine. Allo stesso tempo, poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia locale devono capire la posta che è in gioco ed onorare la loro divisa soprattutto se ed è la stragrande maggioranza dei casi si tratta di gente del posto. La politica dello struzzo rischia di travolgerci, l’indifferenza può essere il nostro peggiore nemico.