Cronaca: a tre anni sconfigge una rara malattia e diventa “poliziotto” onorario

Redazione
Cronaca: a tre anni sconfigge una rara malattia e diventa “poliziotto” onorario
Cronaca: a tre anni sconfigge una rara malattia e diventa "poliziotto" onorario

Cronaca: a tre anni sconfigge una rara malattia e diventa “poliziotto” onorario. Voleva indossare la divisa della Polizia di Stato il piccolo Davide. Si tratta di un bimbo di appena tre anni che grazie ai medici dell’ospedale Santobono di Napoli ha sconfitto una rara malattia. Ora aveva questo piccolo, grande desiderio.

Desiderio esaudito

Gli agenti non potevano non esaudire questo sogno del bambino. Per loro poi, si trattava anche di tenere fede ad una promessa. Lo avevano promesso al piccolo nel giorno più duro per i suoi genitori, quella della terribile diagnosi.

Gli agenti di polizia si trovavano in servizio presso l’ospedale. Hanno capito la situazione e per fecero di tutto per distrarre il piccolo. Per loro, era essenziale che il bimbo non capisse quello che stava avvenendo.

E così, lo invitarono a salire sulla vettura di servizio. Le auto e le divise della polizia mantengono un grande fascino tra i bambini. Tanto che ne restano tutti innamorati e folgorati. Così avvenne anche per Davide.

Dopo il giro nella vettura, Davide alla mamma chiese di poter indossare la stessa divisa che avevano gli agenti. Ed i poliziotti promisero che gliela avrebbero portata il giorno in cui sarebbe uscito dall’ospedale.

Ogni promessa è debito e questo vale ancora di più se a promettere sono dei poliziotti.   Una promessa che i poliziotti hanno mantenuto  alla grande. Ma questa volta lo scenario si presentava completamente diverso

Sirene spiegate

Il piccolo, grazie ai medici del Santobono di Napoli, ha vinto quella terribile e rara malattia. Così,  una “pantera” della Squadra Volante della Questura di Napoli  è andata a prenderlo in ospedale, a sirene spiegate.

Cronaca: a tre anni sconfigge una rara malattia e diventa “poliziotto” onorario

Gli agenti gli hanno consegnato ufficialmente la divisa. Hanno atteso che la indossasse, lo hanno fatto salire sull’auto e lo hanno accompagnato a casa. Davide non stava più nella pelle per la felicità.

Ma anche gli agenti avevano gli occhi pieni di lacrime. Il loro giovanissimo collega aveva vinto quella lotta contro quella rara forma di neoplasia. Ed aveva dimostrato un grandissimo coraggio, un coraggio da poliziotto vero.