Cronaca: dal web gli arriva l’ordine di suicidarsi, salvato dal padre

Redazione
Cronaca: dal web gli arriva l’ordine di suicidarsi, salvato dal padre
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Cronaca: dal web gli arriva l’ordine di suicidarsi, salvato dal padre.  Ormai è allarme suicidio per i giovani. Questa volta  la brutta storia arriva da Napoli e per fortuna è stata evitata l’ennesima tragedia. Questo grazie alla prontezza del padre, che ha distolto il figlio dal compiere un gesto estremo.

20enne vittima

La vicenda napoletana, come riferisce ilmattino.it, vede come protagonista un 20enne. A differenza, quindi, degli episodi capitati in altre parti d’Italia che hanno portato alla morte di due giovanissimi, si tratta di un ragazzo più grande.

Qualche giorno fa il 20enne stava per buttarsi giù, ubbidendo a un ordine arrivatogli dalla consolle di gioco. A quanto pare, era impegnato in una sfida con altri utenti collegati in rete.

A salvarlo è stato il padre, che nel tentativo di fermarlo si è anche ferito ed ora si trova ricoverato in ospedale. Fortunatamente, non corre pericolo di vita

Il racconto del parroco

A raccontare questa storia è stato don Salvatore Cinque, parroco della chiesa Santi Alfonso M. de Liguori e Gerardo di Miano. Il sacerdote ha saputo della storia direttamente dalla  mamma del ragazzo di venti anni. a.

«Un giovane del nostro rione San Gaetano Vincenzo, è stato salvato in tempo dal padre che tentava di lanciarsi giù solo perché il gioco lo aveva detto. Il padre è all’ospedale per salvare il figlio cadendo per le scale.

Possibile che un gioco che è occasione per divertirsi diventa un dramma?  Si chiede il sacerdote. E continua, ritorniamo a correre per le strade, giochiamo a pallone ritorniamo a giocare a nascondino, da piccolo la sera quando si tornava a casa si era felici e sporchi e qualche gamba sbucciata ma eravamo sereni.

Cronaca: dal web gli arriva l’ordine di suicidarsi, salvato dal padre

Rompete il gioco del web è pericoloso, il mio è un appello dopo aver ascoltato la mamma di Vincenzo e insieme diciamo. Vegliate sui vostri figli e fategli chiudere i computer o telefonini se li vedete troppo presi, ritornate a parlare ai vostri figli a raccontarci.

Un gioco è un gioco non può diventare una sfida della vita, un gioco finisce nel divertimento e non nel dramma». Sin qui le raccomandazioni del sacerdote, ma ora questa vicenda, come le altre due,, dovrà essere oggetto da parte degli organi inquirenti.