Cronaca: la Stazione Hirpinia è una priorità, si farà
La stazione Hirpinia si farà e tutti i soldi stanziati verranno spesi per lo sviluppo dell’Irpinia.
Riteniamo l’opera strategica per lo sviluppo delle nostre aree interne, così come reputiamo strategica per il meridione la realizzazione di un collegamento ferroviario moderno tra Napoli e Bari.
Il primo lotto, da Apice fino alla stazione Hirpinia, è già stato messo a bando. Vi sono però problemi legati al secondo lotto, quello dalla stazione Hirpinia fino ad Orsara. I dubbi espressi da alcuni colleghi del Senato sono relativi esclusivamente al tracciato ed in particolare a tale secondo lotto. L’opera non è in discussione. Si tratta di dubbi e non di iniziative legislative motivo per cui ribadiamo che la stazione Hirpinia non è stata stralciata.
Bisogna però informare i cittadini sulla realtà delle cose.
I dubbi sollevati dai colleghi del Senato sono relativi, in particolare, al secondo lotto della tratta. Questo lotto costa circa un miliardo di euro e prevede un tracciato composto quasi esclusivamente da gallerie e viadotti. Nello specifico è prevista la realizzazione di una galleria di oltre 20km, con tempi di lavoro stimati, per questa sola galleria, in 9 anni. Insomma, il progetto voluto dai precedenti governi è costituito da un’opera faraonica che prevede tempi di realizzazione tutt’altro che brevi. Questo ritarderà lo sviluppo delle nostre zone. Infatti bisognerà aspettare come minimo il 2030 per poter avere un collegamento moderno dell’Irpinia con Napoli e con Bari. Tuttavia il progetto immaginato dalla vecchia politica sembra essere diventato intoccabile, anche se va ricordato che la stessa vecchia politica non è riuscita a bandire l’intera opera ma solo una parte creando così una potenziale cattedrale nel deserto. La vecchia politica che si accontenta di far arrivare la ferrovia in Valle Ufita senza preoccuparsi di farla proseguire fino ad Orsara. I binari che arrivano a Grottaminarda senza proseguire verso Bari non serviranno ad alcun cittadino ma solo a realizzare una speculazione edilizia. Qualsiasi proposta migliorativa del progetto scatena gli strali di tutti gli amministratori locali, da destra a sinistra. Si tratta delle stesse persone che prima hanno impoverito la nostra area e l’hanno saccheggiata creando il deserto, ed ora si sbracciano e creano allarmismi, provando a dire che la colpa dell’impoverimento delle nostre zone è del Movimento 5 Stelle.
Nulla di più falso.
Come abbiamo detto, sia la stazione Hirpinia che il raddoppio della Napoli Bari si faranno. Noi siamo pienamente convinti della loro importanza strategica.
Tuttavia la vecchia politica non può impedirci di lavorare nell’interesse dei cittadini, di esprimere dubbi e di ragionare su come realizzare quest’opera nel miglior modo possibile, nel più breve tempo e con costi contenuti.
Stiamo rivedendo un potenziale spreco di 1,6 miliardi ed il buon padre di famiglia controlla sempre al meglio come vengono spesi i soldi, nell’interesse dei cittadini. Questo non ci può essere impedito.
I Senatori M5S Grassi e Santillo sottolineano che la necessaria valutazione costi-benefici da cui possa scaturire la possibilità di procedere senza la variante di Grottaminarda, ed eventuali alternative, spetta a RFI – Rete Ferroviaria Italiana
L’elettrificazione della tratta Avellino-Benevento da realizzare oltre il raddoppio Napoli Bari è una sola delle soluzioni possibili, che in ogni caso dovranno essere vagliate d’intesa tra RFI e MIT. Tra le possibilità auspicabili ci sarebbe anche che la città di Avellino possa essere allacciata direttamente a Napoli. Si stanno valutando le migliori soluzioni per l’Irpinia. Al netto di una più attenta valutazione costi-benefici, in un’ottica che vada a vantaggio di tutto il sistema trasporti tra Avellino, Napoli e Benevento. Il Movimento 5 Stelle è ben consapevole che al territorio dell’Alta Irpinia e della Valle dell’Ufita va offerta la possibilità di accedere agevolmente alla tratta alta capacità Napoli Bari. Voi cittadini ci avete eletti proprio per parlare dei problemi e per risolverli nel migliore dei modi attraverso il confronto. Il continuo processo alle intenzioni e la campagna di disinformazione sistematica messa in piedi dalla vecchia politica non sono più tollerabili. Assistiamo agli ultimi colpi di coda di un ceto politico morente, che fino ad ora ha fatto solo danni. Uno spettacolo davvero triste che presto finirà.
Maraia, Sibilia, Gubitosa, Grassi, Santillo