Cronaca: scoppia la rivolta a Poggioreale
Detenuti in rivolta al carcere di Poggioreale. I tumulti si sono concentrati nel padiglione Salerno: letti divelti e usati come armi, scope e piedi di tavolini trasformati in corpi contundenti, sale allagate, guardie accerchiate.
Per ore, in uno degli istituti di pena più affollati di Italia, si è vissuto l’inferno.
Alla fine il reparto, che ospita 244 detenuti, tutti comuni, vale a dire non appartenenti ai clan, è risultato gravemente danneggiato.
La protesta sarebbe cominciata perché i reclusi chiedevano che uno di loro, ricoverato in infermeria con la febbre alta, venisse portato in ospedale temendo che potesse trattarsi di una malattia infettiva.
Ma è subito risultato evidente che la protesta affondava le radici nelle pessime condizioni di vita nei padiglioni.
Già lo scorso sabato il garante per i detenuti, Samuele Ciambriello, aveva lanciato l’allarme: “Nelle carceri si sta consumando un’altra emergenza, la carenza idrica, che in questi giorni di caldo sta gettando nel caos diversi istituti penitenziari. Le strutture che ospitano i detenuti, spesso antichissime, hanno tubature e condotte usurate dal tempo che non riescono a rifornire di acqua tutti i piani degli edifici, a far fronte a una popolazione carceraria così massiccia”.