Da Cervinara a Lucky Luciano: la storia del Pacificatore
Cervinara. E’ la storia di un segreto, ma è talmente bella ed avvincente che doveva essere per forza raccontata. Una storia che ha protagonista un cervinarese ed inizia in un’afosa giornata di estate degli anni sessanta del secolo scorso, sulla collina di San Biagio, per tornare indietro ed attraversare i primi decenni del Novecento. Comincia da Cervinara per arrivare sino a New York, diventando un romanzo, con protagonisti personaggi reali, uno fra tutti il temibile Lucki Luciano, Stiamo parlando del libro: Il Pacificatore scritto dal cervinarese trapiantato a Roma Carlo Ippolito.
Il volume sarà presentato nell’aula consiliare di Cervinara, giovedì 18 dicembre, alle ore 17. Dopo i saluti del padrone di casa, il sindaco Filuccio Tangredi ci sarà la relazione del nostro direttore, Alfredo Marro.
Poi ci saranno i contributi di Nicolò Carnimeo, scrittore ed autore televisivo, e Michele Pacciana, giornalista e scrittore. Ma non finisce qui, in quanto Carlo Ippolito è legato da una forte amicizia, con lo scrittore, Pino Aprile, che lo ha invogliato a dare alle stampe il suo lavoro. L’autore del best seller Terroni, quindi, non poteva mancare a questa presentazione cervinarese, offrendo la sua particolare analisi. Carlo Ippolito, infatti, narra la storia di suo nonno materno, Peppe Cioffi, che da Valle di Cervinara, come tanti terroni del primo Novecento dovette andare a cercare fortuna, come si diceva allora, alla Merica.
Le necessità erano tante il lavoro poco e scarsamente pagato. Ma, una volta sbarcato nella grande Mela, la storia di Peppe Cioffi diventa un romanzo che, certamente, non dispiacerebbe e Coppola o a Scorsese, ma richiama, anche se dal versante italiano “C’era una volta in America” di Sergio Leone. E’ un libro, quindi, che presenta vari piani di lettura. Tutti noi, infatti, abbiamo avuto antenati che sono dovuti andare a cercare fortuna oltre oceano ed il Pacificatore ci permette di riannodare i fili con il nostro passato. Poi c’è il romanzo degli affetti familiari, che Ippolito riesce ad incastonare senza cadere nel melenso ed, infine, c’è il classico libro di avventura. Da quelle pagine esce nitido uno spaccato del primo novecento sia americano che italiano. E si parla di Mano Nera, di proibizionismo, di assassini, di agguati, di torride passioni e amori struggenti. E sarà interessante capire cosa ne pensa la generazione 2.0. Alla presentazione, infatti, prenderanno parte alcune classi del Liceo Classico Einaudi, guidati alla lettura dalla professoressa Ricci. Insomma, una presentazione che proietta Cervinara in un mondo molto più vasto e solo giovedì potrete sapere perché il romanzo ha per titolo Il Pacificatore.