Disastro Airola, appello ai giovani

Redazione
Disastro Airola, appello ai giovani
Disastro Airola, appello ai giovani

Disastro Airola, appello ai giovani. Ambiente, ecosostenibilità credo che ad oggi siano le parole più utilizzate, gettonate e cliccate, legate in maniera indissolubile alla nostra quotidianità, alla nostra vita. Inizia cos’ la riflessione di Martina Caccavale, referente giovani del Comitato Salute & Ambiente di Airola. Ricordiamo che si ttratta di un comitato spontaneo di cittadini sorto a seguito dell’incendio che ha interessato la zona industriale.

L’ambiente è vita

Cos’è l’ambiente? È casa, è vita, è respiro, è meraviglia, è stupore, è salute, è gioia. Sono tante sensazioni, emozioni che, se messe insieme, ci permetterebbero di vivere la vita con una leggerezza d’animo e di salute senza precedenti.

Utilizzo il condizionale perché ad oggi tutte queste emozioni non riusciamo a viverle. Perché?La risposta è semplice: perché non abbiamo ancora compreso a pieno il vero concetto di casa. La casa non è solo quella struttura materiale che ci dà un tetto, ma è qualcosa di più alto, è vita! L’ambiente è vita.

Oggi mi sento personalmente intrappolata in un mondo che non mi appartiene, un mondo che si ritrova a dover fare i conti con tanti errori del passato (magari fatti in buona fede, magari no), che hanno portato la mia generazione ad avere paura e a vivere con ansia il futuro. Attorno a noi abbiamo numerose problematiche da dover risolvere per assicurarci un futuro e ciò e imperdonabile.

Sette annu per salvare il futuro

Ci ritroviamo a guardare un orologio (il Climate Change, installazione newyorkese), che fa il conto alla rovescia “per il punto di non ritorno”: sette anni, solo sette anni per poter salvare il nostro futuro.

Angosciante, pauroso, inimmaginabile, eppure è lì che ci ricorda che abbiamo poco, pochissimo tempo per fare qualcosa.

Ma purtroppo nemmeno un orologio che segna la fine di tutto dà una scossa, non scuote le coscienze di molti, troppo impegnati a guardare solo e soltanto il proprio piccolo orticello, credendo che esso possa effettivamente proteggere da tutto quello che c’è al di fuori.

Starete pensando:“che visione catastrofica, pessimistica, assurda, da film apocalittico”. Eppure tutto ciò è assolutamente reale.

Personalmente, il primo approccio con questo tipo di visione l’ho vissuto sulla mia pelle, quando, per la prima volta tanti anni fa, ho messo il dito fuori dal così amato orticello (si avevo anch’io un orticello, dove pensavo non potesse far capolino qualcosa di brutto).

Situazione sfavorevole di salute

Purtroppo, però, mi sono ritrovata a dover affrontare in prima persona una situazione ambientale e di salute sfavorevole per la mia famiglia, per me e molte persone a me vicine.

Ma, nonostante le difficoltà, non ho mai abbandonato l’idea di poter in qualche modo migliorare la situazione anche agendo nel mio piccolo.

Disastro Airola, appello ai giovani

Quando faccio una passeggiata, quando mi fermo ad ammirare ciò che la natura quotidianamente ci dona mi sento a casa, però poi due passi in più e mi ritrovo a dover fare i conti con la dura, durissima realtà: la natura, l’ambiente deturpati e umiliati da una presenza che crede di essere al di sopra di tutto, da esseri che non riescono a valorizzarsi e valorizzare ciò che hanno.

Nella mia visione dell’ambiente ha inciso la partecipazione alla Gioventù Francescana, in cui ho imparato a seguire quelli che sono i precetti fondamentali di San Francesco: amore per il creato e per le creature che ne fanno parte. Anche noi siamo creature di questo creato e allora perché non ci prendiamo cura di noi stessi e del luogo in cui viviamo?

Purtroppo, troppo spesso,gli esseri umani riescono ad aprire gli occhi sempre e solo quando si è al limite, quando si capisce che il famoso orticello è stato distrutto dalle talpe.

La catrastofe ambientale di Airola

Il 13 ottobre 2021, ad Airola, l’incendio di un enorme deposito di materie plastiche ha causato una catastrofe ambientale senza precedenti, che – sispera –ha smosso la coscienza della maggior parte della popolazione.

Sicuramente l’ha fatto con le oltreduecento persone che hanno deciso di aderire alla nascita del “Comitato Salute e Ambiente – Airolae Valle Caudina”. Quando ho saputo della nascita di questo Comitato mi sono sentita meno sola, felice per quest’iniziativa che si spera continui a crescere e che possa spronare le persone a fare sempre meglio e a poter vivere nel rispetto di quello che ci è stato donato.

Io, come giovane donna, mi aspetto da questo Comitato grandi cose, e, soprattutto, ho riposto la mia fiducia in tutte quelle persone che hanno deciso di farne parte e che spero continueranno a preoccuparsi della situazione ambientale, evitando di rifugiarsi nuovamente nel proprio orticello.

Le aspettative del comitato

La mia unica e grande richiesta al Comitato e alle persone che ne fanno parte è quella di essere coerenti: portare fino in fondo la propria idea, soprattutto dimostrando alle tante persone che non credono nel Comitato che si stanno sbagliando alla grande.

Ho conosciutopersone molto valide, che mettono a disposizione le loro conoscenze e il loro tempo per aiutare la comunità in tutti i modi possibili.Credo che realmente l’unione faccia la forza, che Airola possa fare grandi passi avanti.

Ma ora arriva il mio appello più sincero e accorato lo lancio ai giovani.

Capisco la delusione, il non essere mai presi in considerazione, l’essere sempre reputati inesperti, ma – credetemi – come ha detto una persona che conosco “se ce l’ha fatta Greta che aveva dieci anni a farsi ascoltare, perché non dovremmo riuscirci noi giovani?”. Esattamente, se ce l’ha fatta lei, perché noi no?

Dobbiamo esssere tutti Greta

Tutti dubbiamo essere Greta.Soprattutto noi giovani dobbiamo esserlo, perché ciò che vediamo davanti a noi sarà nostro, non dei nostri nonni o genitori, ma nostro e dei nostri figli.

Quindi chi meglio di noi, uniti e compatti, può cercare di migliorare la situazione?

Ci è stato dato spazio, tanto spazio finalmente, e allora dimostriamo che abbiamo tutte le qualità e che non siamo i fannulloni che crede qualcuno, non siamo solo quelli che sanno stare davanti al bar, ma siamo anche quelli che lottano per se stessi e per avere un futuro.

Noi giovani possiamo fare la differenza, una grande differenza!

Appello ai giovani

Il mio appello è rivolto a voi: non giratevi dall’altra parte, come molte persone delle precedenti generazioni hanno fatto, non fate finta di nulla, non siate arrendevoli. Tirate fuori quella grinta che chi è giovane possiede, perché arde dal desiderio di costruire qualcosa di bello da guardare davanti a noi!

Con il Comitato organizzeremo una serie di attività ed eventi di sensibilizzazione, dedicate proprio ai più giovani. Attività che saranno promosse con la parola d’ordine “karma”.Karma può diventare la parola simbolo di tutti noi giovani di Airola e della Valle Caudina. Il concetto di Karma è legato all’idea di “tutto torna”, ma quindi cosa volete far tornare? A voi, anzi a noi la scelta.

Martina Caccavale

Referente Giovani
Comitato Salute & Ambiente – Airola e Valle Caudina