Due caudini al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze

2 Settembre 2015

Due caudini al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze

Ai lavori del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015, parteciperanno anche due rappresentanti della Valle Caudina. Si tratta di Diego Ruggiero della Parrocchia San Michele di Airola e di Tina Fusco della Parrocchia San Tommaso di Sant’Agata dei Goti. Entrambi faranno parte della delegazione della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata dei Goti nella quale figurano anche il vescovo Michele De Rosa, e i sacerdoti don Leucio Cutillo (responsabile Pastorale Giovanile e Vocazionale e parroco di Solopaca) e don Pino Di Santo (rettore del Seminario diocesano e assistente unitario di Azione Cattolica).
La preparazione all’importante avvenimento, al quale parteciperà anche Papa Francesco, è già in pieno svolgimento nella Diocesi sannita. Si sono già svolti, infatti, alcuni incontri che hanno coinvolto sacerdoti e laici e la riflessione proseguirà dal 16 al 18 settembre nell’annuale Convegno diocesano.
Sui temi di Firenze, in particolare, è intervenuto con un post sul blog “Vino Nuovo” Diego Ruggiero (nella foto), che oltre ad essere impegnato nell’Azione Cattolica diocesana, è anche coordinatore del circolo del Partito Democratico di Airola. Nella sua lunga riflessione, Ruggiero ha sottolineato che “in molti c’è la presa di consapevolezza che come laici non dobbiamo farci condizionare dalle culture dominanti e dobbiamo prendere l’iniziativa senza aspettare di poter essere una massa, proprio nella logica del piccolo gregge e nella consapevolezza che la nostra grande forza è la conoscenza del nostro territorio. Una conoscenza che ci permette di abitarlo facendoci prossimi a tutti. C’è tanta voglia di uscire dalle sagrestie!”.
Il tema scelto dai vescovi italiani per il quinto Convegno nazionale è “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” con l’obiettivo di affrontare il trapasso culturale e sociale che caratterizza l’attuale tempo e che incide sempre più nella mentalità e nel costume delle persone, sradicando a volte principi e valori che vengono considerati per la Chiesa fondamentali per l’esistenza personale, familiare e sociale.

Pellegrino Giornale

------------

Continua la lettura