Due interventi al cuore con il robot all’azienda ospedaliera Moscati di Avellino
I due inteventi sono stati coronati dal successo

Due interventi al cuore con il robot all’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Supera anche la prova del cuore il sistema robotico da Vinci, introdotto nel 2022 nelle sale operatorie dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Eseguiti due interventi di Cardiochirurgia utilizzando per la prima volta in Campania la tecnica mininvasiva video-assistita.
Per entrambi i pazienti, un 49enne irpino e un 80enne di Benevento, il robot ha consentito il prelievo a torace chiuso e a cuore battente dell’arteria mammaria per l’esecuzione di un by-pass principale.
Gli interventi sono perfettamente riusciti: il 49enne è stato già dimesso, l’altro paziente è in procinto di tornare a casa.
L’importante traguardo è stato raggiunto grazie a un lavoro di équipe, che ha visto alla console a gestire la strumentazione il Direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia, Brenno Fiorani, e al tavolo operatorio, supportati dal direttore dell’Unità operativa di Chirurgia Toracica, Rosario Salvi, i cardiochirurghi Mario Miele e Giulio Garofalo, il direttore dell’Unità operativa di Cardioanestesia e Rianimazione, Arianna Pagano, con l’anestesista Alessandro Masucci, l’infermiera Sara De Luca e la perfusionista Serena Pece.
«Un primo, fondamentale passo – evidenzia il primario Fiorani –, che apre le porte all’utilizzo del robot anche per altre procedure cardiochirurgiche. Per i professionisti, le nuove tecnologie rappresentano un’opportunità e una sfida importanti; per i pazienti, un vantaggio da molti punti di vista.
Basti pensare – continua Fiorani – che con la tecnica tradizionale i due interventi avrebbero comportato una sternotomia. Grazie al robot, invece, sono stati praticati solo tre piccoli fori, all’altezza di ascella, capezzolo e diaframma. Che si traduce in diminuzione del dolore e del sanguinamento, riduzione dei tempi di ripresa e dei rischi infettivi, nonché in un vantaggio estetico».
L’Unità operativa di Cardiochirurgia ha già pronto un programma di sedute operatorie settimanali con il robot. «Naturalmente – precisa Fiorani – il da Vinci non può essere utilizzato per tutti i pazienti che necessitano del prelievo dell’arteria mammaria: la scelta della procedura più adatta si basa sulla tipologia delle lesioni».
Migliorare l’offerta di sanità pubblica è la motivazione principale che ha portato all’introduzione di impianti e tecnologie sempre più all’avanguardia all’Azienda ospedaliera Moscati. Il robot da Vinci è ormai utilizzato da quasi tutte le chirurgie, dall’Urologia alla Ginecologia, alla Chirurgia Toracica, alla Neurochirurgia.
«Gli importanti investimenti fatti nell’innovazione tecnologica, tra cui il sistema robotico – evidenzia il Direttore generale, Renato Pizzuti – stanno restituendo ai cittadini un’assistenza sempre più attenta al benessere completo della persona, sempre più precisa e avanzata, sempre più completa e soddisfacente.
La riduzione della migrazione sanitaria è un obiettivo che si raggiunge attraverso un lavoro costante, che mira a intercettare i bisogni per poi fare il possibile per soddisfarli nel migliore dei modi».