Elena, investita, muore a 18 anni dopo due giorni di agonia
Elena, investita, muore a 18 anni dopo due giorni di agonia. Non ce l’ha fatta Elena Baruti, la studentessa di 18 anni investita da un’auto a Roma, su via Nomentana, nella giornata di giovedì scorso.
La ragazza, che era stata ricoverata in condizioni disperate al Policlinico Umberto I, è morta questa notte, dopo oltre due giorni di agonia. Elena Baruti frequentava il liceo classico Giulio Cesare nel quartiere Trieste.
Era stata investita da un’Audi A1, guidata da un 40enne, all’incrocio tra via Nomentana e via di Sant’Agnese nel tardo pomeriggio di giovedì scorso. Subito dopo il ricovero in ospedale, sui social, e in particolare sui gruppi di quartiere, era partita una mobilitazione di solidarietà per donare il sangue alla giovanissima studentessa.
Condizioni gravissime, poi la morte
Le condizioni di Elena Baruti erano, però, troppo gravi e sono, purtroppo, peggiorate ulteriormente nelle ultime ore; fino a quando i medici non hanno potuto far altro che constatarne nella nottata il decesso.
Il 40enne che era alla guida dell’auto ed ha investito involontariamente Elena si era subito fermato a prestare soccorso ed era stato sottoposto agli accertamenti di rito. La dinamica dell’incidente deve ancora essere ricostruita con esattezza.
E sono ancora in corso le indagini sull’accaduto, per capire come sia potuto accadere l’incidente dai risvolti così tragici. Le indagini sono condotte dai vigili urbani dei gruppi Monte Mario e Parioli.
Schianto in moto, muore 37enne vicino Roma
Ha perso il controllo della sua moto, per motivi ancora da accertare, e si è schiantato in strada. È morto, così, un 37enne, nella notte tra venerdì e sabato, in provincia di Roma, ad Anguillara Sabazia.
Alessandro Pomante, questo il nome della vittima, è morto dopo essersi schiantato in sella al suo T-Max in via Settevene Palo, ad Anguillara Sabazia. L’incidente non ha coinvolto altri mezzi o persone.
Sul posto, oltre ai carabinieri, anche una ambulanza del 118 i cui operatori non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. La salma è stata affidata ai familiari per le esequie. Non è disposta l’autopsia.