Elezioni in Valle: delusione a Rotondi, novità ad Airola, Bonea ereditaria e San Martino scontro vero
La “sindrome” Cervinara ha colpito Rotondi: l’implosione di quel che resta dei partiti ha interessato Airola e San Martino, l’antico vizio di passarsi le cariche di padre in figlio impazza a Bonea e a Roccabascerana non si trova un centro di gravità permanente. Ecco come si presenta questo turno elettorale nella metà dei comuni della Valle Caudina, chiamati al voto del prossimo 5 giugno. Niente di diverso dal quadro nazionale, per carità, ma qui si scimmiotta peggio.
E così, i quattro consiglieri di minoranza che qualche mese fa hanno sfiduciato il sindaco Antonio Russo a Rotondi, non si presentano al giudizio degli elettori. E’ come se un “cupio dissolvi” abbia interessato la piccola comunità. Lo stesso metodo distruttivo ha interessato tutte le trattative che si sono susseguite in questi giorni, lunghissimi, per creare una alternativa alla candidatura del medico. E’ vero, c’è il movimento Terra Mia, ma sarebbe stata competizione più vera se coloro che hanno mandato a casa Russo avessero spiegato le loro ragioni ai cittadini. Non è stato possibile, purtroppo, a causa di una serie di veti incrociati ed è mancata completamente la mediazione politica almeno di quel che resta della politica.
C’è anche chi nel corso di queste interminabili riunioni ha posto il veto su Tizio e Caio chiedendo che gli stessi, però, mettessero a disposizione i loro voti.
Comunque vada, salvo clamorosi colpi di scena, se ne parla nel 2021, quando voteranno anche coloro che sono nati, nel terzo millennio e si spera che abbiano smaltito le tossine dei loro genitori.
Ad Airola c’è la grande novità del Movimento Cinque Stelle: comunque la si pensi su i Pentastellati, un gruppo di cittadini ha deciso di mettersi in gioco e di sfidare un sindaco uscente, che è sempre difficile da battere. Ma con la presenza di quattro liste anche qui nel paese più industrializzato non solo della Valle ma dell’intera provincia di Benevento, è mancata la mediazione della politica. Assente completamente anche e soprattutto a San Martino Valle Caudina, che è stato sempre considerato il comune più politicizzato della Valle ed anche quello più all’avanguardia. Ma se il futuro è dividere nuclei familiari e mettere amici l’uno contro l’altro, non siamo messi bene. A Bonea torna a candidarsi come primo cittadino Gennaro Paradiso che 5 anni fa lasciò la fascia tricolore al figlio 18enne il quale dopo qualche mese avrebbe sostenuto l’esame di maturità. E’ vero: sono i cittadini a scegliere, è la democrazia, ma è mai possibile che non ci sia un’alternativa al medico e lui stesso non si decide a fare il padre nobile e a lanciare un giovane che non sia il figlio nella mischia? A Roccabascerana, infine, ad ogni elezione si presenta una classe dirigente che alla successiva scompare. Come abbiamo detto sono tutti viziacci italici ma si dovrebbe iniziare a fare una serie riflessione partendo dall’assunto che non possiamo candidarci tutti a sindaco.
Non solo, bisogna riconoscere la legge della maggioranza. Se facciamo parte di un gruppo politico, arriva il momento della sintesi della scelta; se non siamo indicati noi, non possiamo rovesciare il tavolo.
La politica ha le sue regole. Detto questo auguri a tutti i candidati e che svolgano una campagna elettorale corretta senza prendere in giro gli elettori con false promesse magari osando di proporre dei sogni perché una volta la politica, quando era una cosa seria, faceva anche sognare.
Peppino Vaccariello