Esplode bombola di gpl, paura nelle case popolari

Redazione
Esplode bombola di gpl, paura nelle case popolari
Esplode bombola di gpl, paura nelle case popolari

Esplode bombola di gpl, paura nelle case popolari. Alle ore 15’30 di oggi 17 agosto, i Vigili del Fuoco di Avellino sono intervenuti in via Arcella a Montefredane, per una deflagrazione dovuta ad una fuga di gas da una  bombola di Gpl. Si tratta di una deflagazione avvenuta a causa di una perdita di gas.

Esplosione al piano terra

L’esplosione ha avuto luogo, al piano terra di un edificio di case popolari. Lo scoppio ha provocato dei danni alla parte esterna del palazzo, e per fortuna non si sono registrate persone coinvolte. La squadra intervenuta ha messo in sicurezza l’area.

Montesarchio: bimbo arriva morto in ospedale

I sanitari hanno fatto di tutto per rianimarlo. Hanno fatto l’impossibile per strapparlo alla morte. Purtroppo, però, il bimbo è arrivato già privo di vita all’ospedale Fatebenefratelli di Benevento. .

Casa famiglia di Montesarchio

Le notizie arrivano ancora in modo frastagliato. A quanto pare, però, il bambino si trovava in una casa famiglia di Montesarchio. Avrebbe accusato un malore e ha preso il via la procedura del soccorso.

Un’ambulanza del 118. come scrive Otto Pagine Benevento,  ha provveduto a trasportare il bimbo in ospedale. Poi hanno preso le manovre per strapparlo alla morte. Ma tutto è stato inutile.Ora toccherà alla Procura della Repubblica fare piena luce su quanto è successo. A svolgere le indagini sul campo gli agenti di polizia della questura di Benevento. La salma del bimbo si trova sotto sequestro. Probabilmente la Procura disporrà l’autopsia.

Il Partenio abbandonato e il doloso incendio di Paolisi

I lanci dell’elicottero hanno preso il via alle prime luci dell’alba. La zona da tenere maggiormente sotto controllo resta quella di Vallone delle Fronde.

Il peggio è passato

Ma, il peggio sta passando. Per più di 48 ore, i monti di Paolisi si sono trasformati in vero e proprio rogo. Il fuoco sembrava inarrestabile, tanto da minacciare anche alcune abitazioni.

Ma, grazie ad un’azione congiunta, si è evitato il peggio. Oggi appare anche più ottimista il capo dell’ufficio tecnico del comune, l’architetto Montella che ha vissuto per due giorni e due notti con il cuore in gola.

Il funzionario, però, già pensa alle prossime settimane. A breve, infatti, dovrebbero partire i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza proprio di Vallone delle Fronde.

Un intervento per evitare frane e smottamenti che è di grande impatto. A questo punto, però, l’architetto Montella dovrà effettuare un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi.

Il Vallone delle Fronde, infatti, ha rappresentato l’epicentro di questo fronte di fuoco che ha minacciato Paolisi ed ha fatto piovere cenere sull’intera Valle Caudina.

Chi ha appiccato le fiamme?

Resta poi la questione di chi ha appiccato il fuoco. Gli incendi non si alimentano da soli. A quanto pare, i carabinieri forestali stanno svolgendo le prime indagini e i primi sopralluoghi. Cercano l’innesco da cui ha preso forza l’incendio.

Il Partenio abbandonato e il doloso incendio di Paolisi

Al di là delle doverose indagini resta un’altra ferita aperta. Da anni da queste colonne denunciamo il completo abbandono dell’intera catena del Partenio.

Montesarchio: bimbo arriva morto in ospedale

Nessuno controlla, tanto che alcuni prepotenti fanno il bello ed il cattivo tempo. Un vero e proprio far west dove vige la legge del più forte.

Altro che natura protetta, altro che Parco Regionale, sul lato caudino del Partenio può succedere di tutto senza che nessuno fiati. Vedere bruciare il Partenio è il minimo che ci possa succedere dopo il suo completo abbandono.