Esplosione metanodotto, chiuso il metano e fuoco domato

Redazione
Esplosione metanodotto, chiuso il metano e fuoco domato
Esplosione del metanodotto, chiuso il metano e fuoco domato

Esplosione  metanodotto, chiuso il metano e fuoco domato. I tecnici della Snam hanno chiuso il metano che alimentava le fiamme. Così,in poco tempo, i vigili del fuoco sono riusciti a domare l’alto fuoco che minacciava le abitazioni del centro abitato.  Intanto, sul posto si sono portati il sindaco di Forchia, Pino Papa, la vicesindaco Margherita Giordano e a dare loro supporto anche il senatore Domenico Matera.

Case sgomberate

Per precauzione, le case che si trovano nei pressi del luogo dell’esplosione sono state tutte sgomberate. Si attende che zona venga messa in sicurezza per far rientrare i cittadini davvero  molto spaventati. Tutto è avvenuto poco dopo le 19,00, quando un fortissimo boato ha squassato la tranquillità della domenica sera.

L’esplosione è stata talmente forte che, addirittura, qualcuno ha pensato anche potesse essere precipitato un aereo, In poco tempo, invece, si è capito che l’esplosione riguardava il metanodotto. Velocemente è partita la macchina dei soccorsi, composta dai tecnici della Snam e dai vigili del fuoco. Sino a quando la conduttura del gas non è stata chiusa ed il metano ha smesso di alimentare le fiamme.

Ora bisognerà fare piena luce sulle cause che hanno scatenato l’esplosione. I tecnici della Snam e gli esperti dei vigili del fuoco stanno lavorando proprio per capire come possa essere avvenuta. Su questa vicenda, la Procura della Repubblica di Benevento aprirà certamente un’inchiesta, perchè, qualcosa, in termine di sicurzza, è saltato.

La grande paura

La paura è stata grande in tutta la Valle Caudina e sopratutto nei comuni vicini a Forchia, come Arpaia, Paolisi e Airola. Tanti cittadini si sono trovati ad assistere a questo grande incendio perchè stavano percorrendo la strada statale Appia, Impossibile non notare fiamme tanto alte, sulla cui natura si sono fatte mille ipotesi sino a quando non si è capito che dipendeva tutto dal metanodotto. Ora il peggio è passato, ma si dovranno accertare cause e responsabilità.