Faida di camorra: la Cassazione annulla sentenza
Riceviamo e pubblichiamo.
La Suprema Corte di cassazione I sezione penale, presieduta dal dott. Sandrini e che ha visto quale giudice relatore il dott. Santalucia, in totale accoglimento del ricorso proposto dall’avvocato Dario Vannetiello, ha annullato la sentenza di condanna, emessa in data 23.02.18 dalla seconda sezione Corte di assise di appello di Napoli, per l’omicidio di Polese Carlo, avvenuto il 19.08.2003, nel pieno della annosa faida tra il clan Ascione– Papale ed il clan Birra – Iacomino.
La linea difensiva ha finito per convincere i Giudici capitolini, nonostante il Procuratore Generale avesse chiesto il rigetto del ricorso.
Eppure il quadro accusatorio sembrava solidissimo atteso che ben 13 collaboratori di giustizia avevano rivolto a vario titolo specifiche accuse nei confronti dell’imputato.
Dovrà ora attendersi il deposito delle motivazioni da parte della Suprema Corte al fine di comprendere quali tra le numerosissime critiche sollevate dalla difesa ha fatto breccia ed incrinato il castello accusatorio, il quale era stato condiviso con la sentenza di primo grado emessa dal G.u.p. presso il Tribunale di Napoli in data 14.12.16.
A seguito dell’annullamento i tempi di definizione del processo si allungano e potranno portare alla rimessione in libertà del boss Giorgio Di Bartolomeo.