Fiat, bene Pomigliano. Per gli altri solo parole

Il Caudino
Fiat, bene Pomigliano. Per gli altri solo parole

Ieri a Detroit Sergio Marchionne ha presentato il piano di investimenti per il futuro di Fca (la nuova sigla che indica il gruppo Fiat).
In realtà è difficile condividere l’entusiasmo di molti analisti all’indomani delle parole di Marchionne. Almeno per quanto riguarda la Campania.
L’unica rassicurazione dell’Amministratore delegato riguarda Pomigliano d’Arco, stabilimento che sarà “utilizzato appieno”, spiega il numero uno dell’ex azienda torinese.
Nemmeno una parola per Pratola Serra e piuttosto fumosi gli impegni per l’Alfa Romeo. Perché analizzare Pratola e l’Alfa? Perché entrambe le cose riguardano la Valle Caudina. Alla Fma sono tanti gli operai che provengono dalla Valle. Eppure Marchionne non dice una sola parola di quello che si produrrà. Nello stabilimento irpino arriverebbero le produzioni legate al motore Suzuki. Per adesso, però, solo parole.
Per quanto riguarda l’Alfa Romeo, ad Airola è localizzata la Tta, azienda che produce le scocche in carbonio per l’Alfa 4c.
Al momento, però, non sono indicati nuovi accordi tra Fiat e l’azienda “caudina”, né tantomeno è possibile presumere che ci saranno cambiamenti ulteriori che consentiranno nuove assunzioni.
Non si comprende, poi, l’entusiasmo dei sindacati. Oppure si, visto che sono abituati a tutelare solo la parte napoletana della Campania. Tanto che importa della Valle Caudina?

Angelo Vaccariello
@angelismi