Filosofia, il ritorno dell’esiliata
Sono circa sette anni che sono uscita da quella caverna.
In questa nuova dimensione, dove tutto è ordinato e Maya ridotto a brandelli, il tempo trascorre sereno e la frenesia è solo un brutto ricordo.
Vi chiedete il perché della mia dipartita?
Suvvia: il dialogo con voi era quasi impossibile! Sarebbe stato più semplice inviarvi un messaggio che cercare di intessere una conversazione. Per non parlare della strana robaccia che buttate giù ogni sabato sera, così come della vita piatta e ridondante che vi ostinate a perpetuare.
Se questa vita è solo lavoro, tecnologia e procreazione, allora di certo Iddio non è stato Creatore fantasioso.
Avete mai rivolto lo sguardo alla natura? Il sublime, il pittoresco, il fascino e lo sgomento che si racchiudono in una sola foglia e che lievitano tutt’intorno, negli arbusti e tra i cespugli. E poi ancora: la gioia trasandata, l’angoscia irrazionale, il sorriso incondizionato e l’amore che si prende ogni brandello di questo corpo caduco e seduttore. Di sicuro tutto questo è lavoro di artigiano divino e talentuoso!
Non fu semplice uscire da quella caverna. I legacci erano stretti ed io non avevo mai osato voltare lo sguardo. Quando vidi la luce del sole capii subito che sino ad allora avevo vissuto nell’inganno meschino e prepotente. Allora, messo qualche brandello di vita nel bagaglio, partii con la speranza del non ritorno.
Non sono più tornata.
Fortuna vostra che il mio animo sia tanto misericordioso. Ho deciso di scendere per un tempo non determinato. Ho da mostrarvi qualche foto che ho scattato di tanto in tanto. Mi piacerebbe se riuscisse a fare a meno, per qualche minuto,di quel cellulare che scrutate come in preda ad un delirio ossessivo. Insomma, il cellulare come tutte quelle stramberie di cui vi circondate per nascondere lo sguardo e il cuore al vero senso della vita transitoria.
Dite di amare la vita. Non potete amare la vita se non avete mai visto il sole.
Una briciola di fiducia mi spinge a credere che qualcuno tra voi avrà forza per lasciare a terra le catene e seguitarmi nel cammino. Vi basterà solo un po’ di attenzione; tutto il resto lasciatelo lì giù.
Alessia Mainolfi