Forza Italia, Mauro: Solo candidati del territorio
“Nonostante i dati macroeconomici nazionali segnalino una lieve ma, a quanto pare costante, ripresa del sistema Paese, l’economica sannita continua ad avere un bilancio in chiaroscuro. Alcuni comparti crescono, seppur lentamente, altri arrancano e alcuni, in particolare quello del turismo, registrano un vero e proprio tracollo. In questo scenario di fiducia sospesa e di continuo depauperamento demografico e di forza lavoro attiva, il prossimo 4 marzo andremo alle urne per scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento.
Il 2018 deve essere l’anno della ripartenza, il crocevia di un irrinunciabile riscatto del nostro territorio: poche chiacchiere, basta con i bla, bla, bla di una politica lontana dai problemi reali”.
Sono queste le parole di Domenico Mauro, Coordinatore vicario provinciale di Forza Italia che s’inserisce in maniera costruttiva nel dibattito che si è aperto all’indomani dello scioglimento anticipato delle Camere da parte del Presidente Mattarella.
“Forza Italia candiderà alla Camera e al Senato persone che hanno a cuore i problemi dei cittadini e del territorio e di certo tra i primi interventi del nuovo governo, in caso di una vittoria della coalizione di centro-destra che vede in Silvio Berlusconi ancora una volta il suo attrattore principale, ci dovrà essere la riforma sostanziale della legge Del Rio. Un’assurdità normativa che ha generato, visto anche l’esito del Referendum del dicembre 2016, un’anarchia istituzionale: le province, così come previste nel dettato costituzionale, hanno totalmente smarrito quel ruolo fondamentale di raccordo tra l’ente di prossimità per eccellenza, ovvero il comune, e la centralità burocratica della regione.
La legge 56/2014 – ha concluso il Coordinatore Vicario – ha affossato un patrimonio di competenze, funzioni e ruoli, che per anni ha contribuito a dare dignità e rappresentanza ai territori, alle piccole realtà delle aree interne, ai bisogni delle nostre comunità. La decapitazione dell’ente provincia, non ha prodotto risparmi sulla spesa pubblica, non ha creato migliori servizi per i cittadini, non ha generato quel virtuosismo finanziario tanto auspicato dai suoi fautori. Insomma, è arrivata la stagione in cui occorre ribadire a gran voce zero aria fritta!”