Francesco Maria Rubano: cittadini con l’anello al naso
Sulla vicenda kafkiana dell'ospedale di Sant'Agata de' Goti, dopo le ulteriori promesse di De Luca, interviene il vice segretario regionale di Forza Italia

Francesco Maria Rubano: cittadini con l’anello al naso. Sulla vicenda kafkiana dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, dopo le ulteriori promesse di De Luca, interviene il vice segretario regionale di Forza Italia.
Sull’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, Rubano (FI) interviene dichiarando: “De Luca promette ancora. Ma in 10 anni zero risultati. Pensa che i cittadini abbiano l’anello al naso”
“Ieri, 18 aprile 2025, il Presidente Vincenzo De Luca è tornato in diretta Facebook. Con tono solenne ha annunciato l’ennesimo rilancio dell’ospedale “De’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti: eliporto e reparto di chirurgia oncologica.
A pochi giorni dalle elezioni, rispunta il solito copione. Ma stavolta non basta cambiare sfondo alla diretta. I cittadini ricordano bene. E i fatti hanno le date. Guardiamole insieme.
2017. La Regione individua il “De’ Liguori” come polo oncologico. Otto anni dopo, zero risultati.
2019. De Luca firma il Decreto 41, che doveva potenziare l’offerta sanitaria e salvare il pronto soccorso.
Se ne sono perse le tracce insieme al decreto. Sei anni buttati. Risultati zero.
2020. Tour istituzionale in piena campagna elettorale, con tanto di abbracci e applausi: De Luca a Benevento con Mastella e Mortaruolo. Annunciano “il rilancio del presidio”. Cinque anni dopo, il pronto soccorso chiude la notte. Altro che rilancio.
Nel frattempo il San Pio arranca, il personale scappa, i malati aspettano ore su una barella. E mentre tutto questo accade, il Presidente della Regione promette un eliporto.
Evidentemente pensa che i cittadini del Sannio siano un pubblico da intrattenere, non persone da rispettare. Come Forza Italia non abbiamo mai fatto spettacolo, ma opposizione seria e costante.
Abbiamo chiesto l’invio di controlli, presentato interrogazioni, coinvolto il Parlamento ed il Governo, fatto sentire la voce dei cittadini anche con proteste sonore e nelle sedi istituzionali.
Abbiamo persino bussato alle porte della giustizia amministrativa e tentato le vie diplomatiche. Non ci siamo mai fermati. Abbiamo coinvolto cittadini, partiti, amministratori locali, comitati.
Noi non scendiamo in campo solo sotto elezioni. Ci restiamo anche quando si spengono i riflettori.
Perché la sanità non si rilancia con una diretta. Ma con rispetto, serietà e risultati”.