Giornata nera per l’Irpinia, terzo decesso per covid
Giornata nera per l’Irpinia, terzo decesso per covid. È deceduto poco fa, nell’area Covid del plesso Landolfi di Solofra dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, un 75enne di Solofra (Av).
L’uomo, positivo al nuovo Coronavirus, era stato trasportato dagli operatori del 118 al Pronto soccorso della Città ospedaliera il 20 ottobre scorso.
Ricoverato al Covid Hospital, il 29 ottobre era stato trasferito al plesso Landolfi.
Intanto De Luca spara a zero contro il governo .
ampania in zona arancione, la furia di De Luca contro il governo. “Il governo se ne assumerà la responsabilità”. Vincenzo de Luca è contro il Dpcm del governo Conte: “È stato perso tempo prezioso.”
“Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate”.
Afferma poco dopo la diffusione della notizia della Campania in zona arancione e non rossa, come egli aveva chiesto.
Dichiara il governatore della Campania a caldo:
Avevamo chiesto al Governo tre cose precise: Misure immediate di ristoro o di detassazione; congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti.
Con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome; misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese.
Giornata nera per l’Irpinia, terzo decesso per covid
Queste richieste non sono accolte.
Non si è data a tutti i cittadini la percezione della drammaticità della situazione, spingendo tante persone, verso comportamenti di lassismo o di vera e propria irresponsabilità.
Campania in zona arancione, la furia di De Luca contro il governo
Secondo il governatore ci sono anche anche misure utili e significative nel dpcm ma – aggiunge – è evidente la linea generale assunta dal Governo.
“Anziché scegliere in modo chiaro la linea della prevenzione del contagio, si sceglie di intervenire dopo che il contagio è esploso.”
“È una linea poco responsabile e soprattutto poco efficace dal punto di vista dei risultati. Con l’aggravante di questo calvario di disposizioni, parziali e a getto continuo, che crea sconcerto fra i cittadini, divisione tra le categorie, tensioni sociali”.
Sulle scuole l’attacco è netto alla ministra Lucia Azzolina:
“Ci si domanda inoltre, cosa sia cambiato rispetto ai due mesi passati, nel corso dei quali il ministro della Pubblica Istruzione ci ha ripetuto che mai e poi mai si sarebbe chiusa l’attività all’interno delle scuole.”
“Si sono perse settimane preziose e nel frattempo sono aumentati in modo pesante i contagi anche nella fascia 0-18 anni.”
“In più, si prevede per i bambini delle elementari l’obbligo di indossare in classe la mascherina. È francamente sconcertante.