Giovante Montalbano: un caudino dietro alle musiche di Sellerio

19 Marzo 2016

Giovante Montalbano: un caudino dietro alle musiche di Sellerio

Cervinara. La seconda serie de “Il Giovane Montalbano” ha avuto un successo più che meritato.
David Riondino è tagliato per interpretare tutte le sfumature del commissario creato da Andrea Camilleri, tanto da sembrare davvero uno Zingaretti in verde età.
La recitazione, i magnifici scorci della Sicilia barocca e le trame avvincenti e molto meditate, riescono ad appassionare e, per una volta, a non stravolgere il lavoro letterario.
In questa seconda serie, che si chiude con la scelta del commissario di restare in Sicilia a causa della strage di Capaci, gli spettatori sono stati conquistati dalla colonna sonora, che contiene in ogni puntata delle canzoni in dialetto siciliano che sono a dir poco straordinarie.
Sono affidate alla voce, che sembra quella di un’antica sirena, di Olivia Sellerio, la figlia della compianta Elvira.
Dietro il segreto di quelle straordinarie melodie, c’è anche il sapiente lavoro di un caudino, un cervinarese, che, probabilmente, oltre ad essere uno straordinario musicista è uno dei migliori arrangiatori italiani.
Stiamo parlando del maestro Angelo Cioffi, detto “o Lione”.
Il suo talento ha servito i più grandi della musica italiana, nel corso degli ultimi 35 anni.
Con i fratelli Bennato ha un sodalizio che dura da decenni ma, ad esempio, anche nell’universo del jazz, genere noto solo agli appassionati è tra le massime autorità internazionali. Con Olivia Sellerio collabora da sempre, dando vita a canzoni e musiche davvero di grande raffinatezza. Angelo Cioffi è davvero una persona straordinaria. Quando abbiamo scoperto che era lui l’arrangiatore di queste canzoni che hanno conquistato tutta la penisola e glielo abbiamo riferito, ha reagito come se fosse la cosa più naturale del mondo. Negli ultimi anni sta conquistando anche il Sud America: vola spesso in Colombia, a Cartagena dove, a quando ci dicono, è venerato dai più grandi musicisti del posto che non fanno un passo senza di lui. Ma, anche a Perugia, patria di Umbria Jazz, appena arrivano le star intenzionali la prima cosa che fanno è chiedere la sua collaborazione. Insomma, è una professionalità che fa onore a Cervinara e alla Valle Caudina, anche se sono in pochi a saperlo.

P.V.

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