Gli Abbracci di Papa Francesco anche a Cervinara
Appena chiuso il libro, viene subito voglia di rileggerlo, pagina dopo pagina, rigo per rigo. Le venti storie che Rosario Carello racchiude nel libro Gli abbracci di Francesco, sono tutte da incorniciare e soprattutto riaccendono la speranza, cosa di cui oggi si ha estremamente bisogno. Il giornalista della Rai, in questo ultimo lavoro, continua la sua personale ricerca sulla figura di Papa Francesco. Subito dopo la sua elezione al soglio pontificio ne I Racconti di Papa Francesco, aveva tracciato un identikit del nuovo vescovo di Roma, raccontando il suo passato di seminarista, sacerdote e poi vescovo di Buenos Aires, svelando particolari che, a molti, erano sfuggiti. Già da quelle pagine si era capito come, sia lo scrittore che il cattolico appassionato erano stati rapiti da questa figura di un Papa, venuto dalla fine del mondo.
E, per Rosario, non poteva che essere così. Proprio sulle colonne del nostro mensile, che spesso si avvale della sua prestigiosa collaborazione, mentre il mondo, sconvolto dalle dimissioni di Papa Benedetto VI, attendeva l’esito del conclave, lui aveva con grande speranza espresso il desiderio che potesse arrivare un Pontefice che sposasse la causa del francescanesimo e, addirittura, potesse chiamarsi Francesco. Del resto, Rosario è esperto di cose vaticane, avendo condotto per diversi anni la trasmissione religiosa A sua Immagine. Ma le sue aspettative, da credente e da giornalista, sono andate oltre quello straordinario editoriale. E ne Gli Abbracci di Francesco, il giornalista affronta uno degli aspetti di questo Pontefice che continua a sorprendere per la sua straordinaria umanità. Rosario racconta di coloro che vengono raggiunti dalle telefonate del Papa. A dirlo, non sembra ancora vero, eppure Bergoglio, come faceva in Argentina, chiama a telefono coloro che si rivolgono a lui. Carello nel libro racconta quello che succede prima di queste telefonate e quello che avviene dopo. E di come il Papa non si esime dal rispondere anche alle domande più difficili di persone che sono piegate dal dolore.
Quelle telefonate sono dei veri e propri abbracci, che dal libro raggiungono tutti noi. Abbracci che stringono anche i non credenti perché la pietas umana di Francesco non può non coinvolgere anche l’ateo più convinto.
Il libro si legge tutto di un fiato, perché ogni storia e più bella dell’altra e Rosario le espone con stile avvolgente che permette una lettura agevole e spedita.
Nel libro, l’autore riesce a far intendere anche la sua personale opinione della chiesa e della straordinaria rivoluzione che la sta scuotendo, proprio grazie a questo gesuita argentino che si ostina a fare anche il sacerdote. Rosario Carello ci ha fatto l’onore di presentare in anteprima nazionale Gli abbracci di Francesco nella rassegna Percorsi Caudini.
L’appuntamento è per sabato 19 novembre nell’aula consiliare del comune di Cervinara, Antonio Sacco. Insieme a Rosario Carello ci saranno due conferenzieri di eccezione. Don Mimmo Battaglia, nuovo vescovo della diocesi di Cerreto- Telese – Sant’Agata dei Goti, un sacerdote di strada, nominato vescovo proprio per scelta del Papa e Antonio Caggiano, giornalista, responsabile relazioni esterne di Rai Uno. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Peppino Vaccariello e prima di entrare nel vivo, ci saranno i saluti del sindaco di Cervinara Filuccio Tangredi e del nostro direttore Alfredo Marro.
Un appuntamento da non perdere per conoscere storie straordinarie.