Governo Draghi, ecco il toto-ministri
Governo Draghi, ecco il toto-ministri . Governo tecnico, politico oppure tecnico-politico? Dopo il primo giro di consultazioni il premier incaricato Mario Draghi è al lavoro per sciogliere questo nodo.
Governo tecnico, governo politico o tecnico-politico? Dopo il primo giro di consultazioni il premier incaricato Mario Draghi è al lavoro per sciogliere questo nodo. Divenuto ancor più intricato dopo l’adesione della Lega di Matteo Salvini.
Il Pd sperava che l’ex presidente della Bce fosse sostenuto soltanto dalla cosiddetta “maggioranza Ursula”. Ossia dai partiti che facevano parte del Conte-bis. Dai centristi e dagli azzurri di Forza Italia. Tutti partiti che, a suo tempo, votarono la Von Der Leyen a presidente della Commissione europea.
Ma la presunta conversione europeista del Carroccio ha messo in subbuglio i giallorossi. Per Nicola Zingaretti, che ha condotto le ultime campagne elettorali all’insegna della resistenza ai ‘fascio-leghisti’, sarebbe molto imbarazzante sedersi allo stesso tavolo di Matteo Salvini.
Ipotesi subito ufficialmente respinta dal Nazareno. L’ex premier Giuseppe Conte, invece, per non avere imbarazzi di alcun genere nel trovarsi accanto anche solo a uno dei due Matteo che hanno fatto cadere i suoi governi, si è sfilato dal toto-ministri.
Luigi Di Maio agli Esteri?
Gli unici leader che potrebbero far parte del nuovo esecutivo sono, dunque, Luigi Di Maio che dovrebbe mantenere la guida della Farnesina e Roberto Speranza che si augura di restare ministro della Salute.
In alternativa si fanno i nomi di vari tecnici. Si vocifera di una promozione per Elisabetta Belloni, attuale segretario generale del ministero degli Esteri, mentre alla Salute potrebbe Rocco Bellantone, direttore del Gemelli e preside della facoltà di Medicina della Cattolica.
Oppure una scienziata come Antonella Viola o Ilaria Capua. Per la Lega il nome più ricorrente è Giancarlo Giorgetti per il quale sembra sicuro un posto da ministro o addirittura, come ipotizza La Stampa, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Un posto al quale, secondo il Corriere, ambisce anche il direttore generale di Bankitalia Daniele Franco. Molto quotato anche per un dicastero economico. Secondo le fonti de ilGiornale.it, invece, il governo Draghi dovrebbe essere composto da 8 politici e 12 tecnici.
In tal caso i dicasteri degli Esteri, della Difesa e dell’Interno dovrebbero continuare ad operare sotto la guida dei ministri attuali. Ciò significa che, oltre a Di Maio e Guerini, verrebbe confermata anche la Lamorgese.
Visto e considerato il peso politico che gode Dario Franceschini sia all’interno del Pd sia della maggioranza giallorossa non è escluso che anche lui abbia un posto nel nuovo esecutivo.
Alla Giustizia dovrebbe andare l’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Mentre i ministeri economici sarebbe tutti affidati a tecnici fedelissimi di Draghi o, al massimo, a tecnici di area dei partiti.
Il Corriere della Sera fa i nomi di Federico Signorini e Dario Scannapieco, vicedirettori generali di Bankitalia e di Marcella Panucci, che è stata direttore generale di Confindustria dal 2012 al 2020.
Ma anche Carlo Cottarelli, Lucrezia Reichlin ed Ernesto Maria Ruffini, attuale capo dell’Agenzia delle entrate, sarebbero in corsa per il Mise (Sviluppo economico), il Mit (Infrastrutture e Trasporti) e il Mef (Economia e Finanza).