I cento anni di Ermelindo Izzo, postino dal 1945 al 1988

Redazione
I cento anni di Ermelindo Izzo, postino dal 1945 al 1988
I cento anni di Ermelindo Izzo, postino dal 1945 al 1988

I cento anni di Ermelindo Izzo, postino dal 1945 al 1988. Per la festa dei cent’anni, all’ufficio postale di Lapio sono venuti a rendergli omaggio anche le massime cariche istituzionali del paese. Già, perché nel piccolo comune in provincia di Avellino il signor Ermelindo Rizzo lo conoscono e lo stimano tutti.

Le istituzioni presenti

Il sindaco Maria Teresa Lepore e il vicesindaco Pasquale Carbone, nonché la direttrice dell’intera filiale di Poste italiane di Avellino e provincia, Mariateresa Vicario, e tanti tra parenti e amici hanno brindato e diviso con lui una torta dai colori sgargianti rappresentativi di Poste Italiane, che per Ermelindo è stata e resta una seconda casa.

Proprio nell’ufficio che ha ospitato la festa per il suo secolo di vita, Ermelindo prese servizio nel lontano 1945, subito dopo la fine della guerra, e fino al 1988, anno in cui è andato in pensione, da qui è partito tutte le mattine per consegnare la corrispondenza in paese e nelle frazioni limitrofe.

«Allora non c’erano tutti questi mezzi veloci che oggi hanno i postini», ricorda Ermelindo, raccontando le difficoltà e il fascino di un mestiere che il tempo ha cambiato. «Io avevo solo la mia borsa a tracolla e le mie gambe: ho sempre conosciuto vita, morte e miracoli di ogni abitante del paese e per questo – dice orgoglioso – non c’è mai stato un mancato recapito. Se anche l’indirizzo era sbagliato, sapevo dove trovare il destinatario di una lettera e sapevo anche quanto fosse urgente o attesa una comunicazione».

Il figlio direttore

A Lapio, Ermelindo ha trovato moglie e messo su famiglia. Con lui, in ufficio, lunedì 9 maggio c’erano anche i suoi due figli, Mariateresa e Antonio. Quest’ultimo, oggi è il direttore di uno degli uffici postali della città di Avellino. «Poste è sempre stata centrale nella nostra famiglia – spiega Antonio Rizzo -, per me è stato naturale preparare, dopo gli studi, il concorso per entrare in Azienda. Con grande gioia di papà, che ci ha trasmesso il suo orgoglio e il suo amore quasi filiale nei confronti di “mamma Poste”, l’ho vinto».

Elegantissimo nel suo completo blu, Ermelindo ha salutato tutti quanti sono venuti a rendergli omaggio, emozionato dalla partecipazione e dal calore con la quale la sua Azienda e i suoi compaesani hanno voluto festeggiare con lui il traguardo dei cento anni.