I piccoli comuni montani preoccupati per il dimensionamento scolastico
oI piccoli comuni montani preoccupati per il dimensionamento scolastico. In merito al nuovo Piano Dimensionamento Scolastico, approvato dal governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023, il presidente regionale dell’ANPCI Campania (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia) Zaccaria Spina, unitamente al vice presidente nazionale Arturo Manera, ha scritto ai vertici delle istituzioni regionali riprendendo le osservazioni già espresse dalla presidente nazionale Franca Biglio, per sottolineare il pericolo di penalizzazione dell’organizzazione scolastica sull’intero territorio nazionale, in particolare per le regioni del Sud.
Chiuderanno 700 scuole
La cifra attuale di studenti da assegnare a ciascun istituto, infatti, passerà da 600 a 900/1000. Ne deriva che saranno realizzati accorpamenti degli istituti. Secondo una prima stima effettuata, entro due anni, chiuderanno 700 scuole.
Il presidente di ANPCI Campania ha rivolto un appello urgente affinché ci si adoperi, ciascuno per le proprie competenze, per scongiurare il taglio che andrà ancora una volta a colpire i territori più deboli.
L’associazione richiede “un immediato intervento affinché non sian ulteriormente depauperati il settore della cultura, le comunità delle aree interne e dei comuni di minore dimensione geografica, in particolare quelli ricadenti nei territori marginali o nelle aree montane ed insulari già esposti al fenomeno dello spopolamento”.
Secondo il numero uno di ANPCI Campania e componente del direttivo nazionale, si tratta di una scelta politica precisa, in continuità con quanto già realizzato in passato, fondata su una visione economicistica e aziendalista della scuola.
“La presenza della scuola sul territorio – aggiunge Spina – costituisce un patrimonio irrinunciabile di cui non si può fare a meno per la vitalità della stessa collettività locale.
I piccoli comuni non possono incassare questo ennesimo colpo, di questo passo si finirà per sopprimerne buona parte. Da tempo ormai – conclude nella sua missiva – a fronte di notevoli aumenti della spesa pubblica si rilevano riduzioni ed impoverimento dei trasferimenti e provvedimenti a scapito degli enti locali”.
La missiva è indirizzata ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale della Campania, De Luca e Oliviero, ai presidenti della I e della VI Commissione permanente della Regione, Sommese e Fiola, e all’assessore all’Istruzione della regione, Fortini; della problematica erano già stati interessati i presidenti di Senato e Camera, il presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dell’Istruzione oltre i presidenti di tutti i gruppi Parlamentari di Camera e Senato.