“I riservisti” in cattedra e i meritevoli a casa

E' in corso una petizione dei docenti idonei e non vincitori in tutta Italia

Redazione
“I riservisti” in cattedra e i meritevoli a casa

“I riservisti” in cattedra e i meritevoli a casa. Sono oltre 150mila i docenti precari in Italia. La vita del precario, si sa, è una vita difficile. A settembre ci sono i bollettini con le cattedre disponibili per le assunzioni annuali o quelle fino al termine delle attività didattiche.

I più fortunati esulteranno, gli altri dovranno pregare perché qualche docente di ruolo si ammali o qualche altra collega rimanga incinta, in modo da poter ottenere, se tutto va bene, una supplenza “breve e saltuaria” da graduatoria di istituto.

Tutto questo dopo aver conseguito una laurea, a volte anche più di una, aver frequentato qualche master, aver ottenuto certificazioni informatiche, certificazioni linguistiche e addirittura aver superato un concorso.

Superare il concorso senza avere il ruolo

Sì, avete capito bene. Superare un concorso non garantisce il ruolo. Con l’ultimo concorso PNRR, quello appena svolto, addirittura non è prevista l’abilitazione per i vincitori e non è prevista una graduatoria di merito per gli idonei, ma viene pubblicata solo la graduatoria con i nomi dei vincitori.

Fin qui tutto bene, o quasi. Chi si è impegnato per cercare dii ottenere un risultato dignitoso, studiando di notte e togliendo spazio alla vita personale e familiare, è stato superato da chi di impegno ne ha messo davvero poco, ma in compenso ha potuto usufruire della riserva.

Basti dare un’occhiata alla graduatoria della classe di concorso A022 pubblicata ieri sul sito istituzionale dell’Ufficio scolastico regionale della Campania. L’ultimo candidato in graduatoria ha ottenuto un punteggio complessivo di 159,25, con 78 punti alla prova scritta e 70 punti (il minimo) alla prova orale.

La scrivente, con 86 punti allo scritto e 92 punti all’orale e un punteggio complessivo di 204,75 punti, è rimasta fuori dalla graduatoria dei vincitori, in tutto 546 persone, scavalcata da centinaia di riservisti.

A conti fatti, sembra che ci sia stato un errore numerico per cui sono stati inseriti 45 riservisti in più rispetto al numero previsto dal bando. Tuttavia, a prescindere dai numeri, è meritocratico un sistema del genere?

E’ giusto che un docente che ha superato un concorso, che è stato scavalcato da persone con la riserva, non abbia il diritto di conoscere la propria posizione in graduatoria e non abbia la possibilità di essere inserito in una graduatoria di merito, come è sempre accaduto in passato?

La petizione dei docenti

Migliaia di docenti idonei non vincitori in tutta Italia stanno partecipando a una petizione per ottenere almeno la graduatoria di merito. Speriamo che il Ministero dell’Istruzione e del MERITO non faccia orecchie da mercante.

Rosetta Bove