Il boss confessa: L’ho sciolto nell’acido, ma non può essere processato dall’antimafia
Lo ha confessato proprio il boss Belforte.
In quegli anni non era stata istituita ancora la Dda e non erano stati introdotti i reati collegati alla criminalità organizzata cioè le associazioni di tipo mafioso. Il magistrato Giovanni Falcone contribuì in modo significativo alla costituzione dell’attuale sistema investigativo antimafia prima della sua uccisione. Decreto del novembre del 1991 convertito in legge nel gennaio del 1992. Quindi il procedimento per Belforte, con episodi antecedenti al 1992, seguirà il vecchio rito ordinario e potrà chiedere, come anticipato dalla difesa, il rito abbreviato. Rito alternativo, con sconto di un terzo della pena non consentito, invece, con la recente legge proprio per gli omicidi di mafia.
L’omicidio
I resti delle ossa di Orlando Carbone sono stati fatti ritrovare nelle campagne di Marcianise nell’aprile del 2015 proprio da Belforte, a pochi mesi dalla sua collaborazione. Carbone fu ucciso a soli 20 anni insieme a un’altra persona, Giuseppe Tammariello. ‘Pinuccio ò romanò classe 1932, invalido in quanto gli mancava un braccio non è stato trovato nulla. Fu sciolto nell’acido, sotterrato e interrato nel cemento.
Il giudizio sulla attendibilità di Salvatore Belforte è cambiato un anno fa quando gli stessi pm della Dda di Napoli hanno capito che il boss non diceva tutta la verità soprattutto su alcuni fatti di sangue e d’onore della famiglia Mazzacane come il delitto Gentile. Una lupara bianca. La vittima, una donna sparita nel nulla perchè amante del fratello di Belforte.