Il compleanno di Gianni Raviele
Il compleanno di Gianni Raviele. In occasione del 90esimo compleanno di Gianni Raviele, Massimo Zullo gli ha dedicato questo articolo che è raccoglie i suoi più importanti tratti biografici.
Il compleanno di Gianni
Gianni Raviele avrebbe compiuto oggi novant’anni. Era nato a San Martino V.C., dove frequentò fin da ragazzo il convento francescano. Fu, poi,brillante studente al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Avellino in un ambiente culturalmente molto stimolante.
Fu subito affascinato dalla Grecia e dalla sua cultura e avviò allora confronti di pensiero e legami continuati per tutta la vita.Studi in Medicina e Giurisprudenza, ma anche musicali, ebbe una breve esperienza politica.
Il concorso in Rai
Nel 1960 vinse il concorso in Rai: partì per Roma ai principi del 1962. San Martino Valle Caudina rimase il Paese dell’anima, come titolò un suo bel libro fotografico. Così, mentre nella capitale curava programmi radiofonici e formava giovani giornalisti, per San Martino V.C. partorìl ’ideadi una Pro Loco capace di proiettare il paese alla ribalta nazionale intraprendendo un ambizioso percorso culturale.
Per venticinque anni organizzò una rassegna di grande respiro alla quale partecipavano artisti di grande levatura culturale. Intanto fondò il TG1 delle 13 con Andrea Barbato e Piero Angela; poi organizzò i servizi culturali di Rai Uno e lanciò programmi molto seguiti, come Prisma e Primissima.
Terminò la carriera al massimo livello nella televisione pubblica dirigendo la consociata Rai di San Marino. È stato, poi, direttore editoriale di Canale 58 di Ariano Irpino.Nei suoi articoli i riferimenti culturali sono sempre stati quelli del liceo di Avellino con la lezione dei grandi meridionalisti; nel mondo della cultura è diventato un giornalista che a Tokyo stringe la mano a Borges e gli parla; e che chiama al telefono il gotha della cultura e dell’arte italiana e internazionale.
Collega di Enzo Biagi e Sergio Zavoli, ha intervistato Federico Fellini, è diventato intimo di Lucio Dalla e amico di tanti altri artisti, che ha avuto l’occasione di incontrare e intervistare.Sulle memorie locali ha scritto libri con uno stile inconfondibile, che coniugava ricercatezza dei vocaboli, agilità di scrittura e musicalità.
La sua produzione letteraria
Le Ore nere (1979) e Il paese di Marcoffe (1985) sono veri capolavori; così come La Terra dei viventi (2020), dedicato alla memoria del figlio Luca. Sul versante dei documentari realizzati per la Rai, alcuni dei quali pubblicati in VHS dalla De Agostini,Il Seme dell’Ellade (1987) è considerato a giusto titolo il migliore.
Del giornale Il Caudino è stato padre nobile fin dalla fondazione, tenendolo a battesimo e non facendo mai mancare il proprio prezioso sostegno. Vi ha pubblicato editoriali di grande spessore, che stimolavano il dibattito culturale e politico, spingendo per l’unificazione della Valle Caudina.Gianni Raviele è stato un giornalista di razza, un intellettuale a tutto tondo, che ha ricevuto molti premi per i suoi lavori, onorando nel mondo la Valle Caudina. È scomparso da tre mesi, ma manca già molto la sua raffinata lucidità.