Il cordoglio del presidente della Provincia per la scomparsa di Bruno Menna
Il cordoglio del presidente della Provincia per la scomparsa di Bruno Menna. Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, profondamente colpito dalla notizia della morte del giornalista Bruno Menna, esprime il cordoglio dell’Ente e si associa al dolore della Famiglia.
La dichiarazione di Lombardi
Lombardi ha dichiarato: “Bruno Menna era un giornalista professionista di grande valore, sinceramente amante della propria terra, autore di pregevoli studi sulla società civile, sugli usi, i costumi, le tradizioni della gente di Benevento e dintorni. Molto importanti sono stati i suoi
libri sulla storia politica e sulla vita delle Istituzioni nel Sannio.
La Provincia si è avvalsa di recente della sua competenza e della sua passione civile per una serie di iniziative che avevano il fine di valorizzare le straordinarie ricchezze ed il patrimonio culturale sannita. È una grave perdita per la collettività delle aree interne”.
Addio a Bruno Menna, giornalista di razza e scrittore raffinato
Aveva ancora tante storie da raccontare della sua Benevento e del suo Sannio. Nell’ultima telefonata che ci siamo scambiati cercava delle notizie su Bonea perchè voleva affrontare la figura di Clementina Perone, la maestra del piccolo centro che, sacrificando la propria vita, era riuscita a mettere in salvo una comitiva di bimbi dalle fiamme di un pullman.
Stroncato a 66 anni
Bruno Menna non racconterà più questa storia e nessun altra perchè a soli 66anni è stato stroncato da un malore nella sua abitazione. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo, purtroppo il malore non gli ha lasciato scampo.
Bruno era un giornalista di razza. Io lo ho conosciuto quando a capo della redazione di Benevento de Il Giornale di Napoli era prodigo di consigli al collega alle prime armi. Con il paasare del tempo, la conoscenza è diventata qualcosa di più forte. Ci vedevamo poco, ma avevamo sempre lunghi colloqui telefonici.
Oltre che giornalista, Bruno era scrittore. La sua penna riusciva a riportare in vita storie che rischiavano l’oblio. Aveva un archivio, da fare invidia a migliore collezionisti da cui attingeva materiale inerte che lui rendeva vivo e pulsante. Sembrava sapesse tutto della sua città, avrebbe potuto parlare della storia di ogni singola pietra.
Si muoveva con disinvoltura e disincanto dalla Benevento bene a quella popolare, che amava, ricambiato. Sempre nell’ultima telefonata aveva parlato della pensione, traguardo che avrebbe tagliato tra qualche mese. Questo gli avrebbe permesso di potersi gettare, con ancora maggiore convinzione, tra le sue ricerche ed avrebbe dedicato tutto il tempo alla scrittura.
Purtroppo, tutto ciò non sarà possibile. Un destino beffardo e crudele ha deciso in modo diverso. Ma Bruno resta nei cuori di chi lo ha conosciuto, nel ricordo dei suoi familiari . E sopratuttto resta nei suoi scritti, nei suoi libri e nei suoi articoli. Ti sia lieva la terra, mancherai tanto anche a me.