Il docente e curatore caudino Leandro Pisano in tour in Giappone

Redazione
Il docente e curatore caudino Leandro Pisano in tour in Giappone
Il docente e curatore caudino Leandro Pisano in tour in Giappone

Intenso tour in Giappone per Leandro Pisano, curatore di progetti di rigenerazione territoriale e di mostre arte sonora in diversi contesti nazionali e internazionali (tra i quali Cile e Australia) negli scorsi anni.

Fitto calendario

Originario di San Martino Valle Caudina e docente di ruolo in materie letterarie, latino e greco presso il Liceo Classico “Pietro Giannone” di Benevento, Pisano è impegnato in questi giorni in un fitto calendario di appuntamenti.

Gli eventi sono stati inaugurati sabato scorso 8 luglio presso il centro di arte pubblica ACAC (Aomori Contemporary Art Centre) di Aomori, nel nord dell’isola di Honshu, dove ha aperto i battenti – nella splendida cornice dell’edificio circolare che ospita nella foresta il centro, progettato dal celebre architetto nipponico Tadao Ando – la mostra “Energies in the Rural”, curata proprio da Pisano insieme a Yukiko Shikata e Aya Murakami e organizzata in sinergia dall’Associazione Culturale Interzona – APS insieme all’ACAC.

Nei prossimi giorni, ulteriori impegni: a Hirono, nella prefettura di Fukushima il 16 luglio, per un talk insieme al sociologo Yosaku Matsutani e alla curatrice Yukiko Shikata, presso il centro Engawanoie nella prefettura di Fukushima, dove si discuterà delle prospettive future delle aree rurali a pochi chilometri di distanza dall’impianto nucleare teatro del disastro del 2011 e a Tokyo, il 17 luglio, presso l’Istituto Italiano di Cultura, dove Pisano discuterà insieme a Nicola Di Croce, Aya Murakami e Yukiko Shikata dei risultati del progetto “Energies in the Rural”.

Cooperazione transnazionale

Si tratta di un momento di riflessione condivisa in riferimento alla conclusione di un progetto triennale di cooperazione transnazionale tra Italia e Giappone che trae linfa dalle trasformazioni che i territori rurali e marginali stanno subendo negli ultimi anni: essi stanno acquisendo un’importanza crescente nel contesto dei processi economici, sociali, politici e culturali planetari, al punto che, da luoghi dell’abbandono e dell’isolamento vengono oggi rivalutati come possibili nuovi modelli in alternativa ai classici grandi centri dell’urbanità.

“Energies in the Rural” ha intenso portare in questi contesti l’arte, le pratiche di ascolto, le tecnoculture che diventano dispositivi critici e analitici rispetto a queste dinamiche di cambiamento e offrono una prospettiva inattesa alle aree rurali dell’Antropocene.

Si tratta di un tentativo di creare uno spazio sperimentale attraverso l’interazione tra il centro nipponico di arte contemporanea ACAC e Interzona che – con i suoi i progetti Liminaria / Interferenze new arts festival – ha condotto negli anni programmi di residenza per artisti incentrati sulla sound art nelle aree del sud Italia.

La progettualità nei territori rurali

Tale progettualità si è focalizzata su specifici territori rurali situati in punti lontani del globo: la regione di Aomori, in Giappone, e le aree del comprensorio di Loreto Aprutino, dell’Alta Irpinia, del Fortore beneventano e della Valle Caudina.

«L’atto conclusivo di “Energies in the Rural”», dichiara Leandro Pisano «è l’occasione per tirare le fila di un dialogo significativo e complesso tra due organizzazioni – e due territori – distanti sia geograficamente che culturalmente, ma accomunati dall’idea che le pratiche artistiche rappresentino degli strumenti cardinali per sondare i processi spesso invisibili di profonda trasformazione a cui sono sottoposti i territori rurali negli ecosistemi della contemporaneità.»