Il Liceo Giannone adotta un filosofo ed uno scienziato
Il Liceo Giannone adotta un filosofo ed uno scienziato. Oggi, 29 marzo 2022, il Liceo Classico Pietro Giannone ha ospitato la Fondazione Campania dei Festival, promotrice della terza edizione del progetto “Adotta un filosofo + uno scienziato”.
Mancuso più Ulianich
La novità di quest’anno è la presenza non solo di un filosofo, che per il Giannone è stato Francesco Mancuso, ma anche di uno scienziato, Luca Ulianich, introdotti dalla prof. ssa Teresa Simeone, responsabile del Dipartimento storico-filosofico del Liceo.
I due studiosi hanno affrontato da prospettive diverse ma non inconciliabili, quello della riflessione filosofica e quello della scienza, il tema della vita, del suo sviluppo e della morte, in un dibattito che ha coinvolto e appassionato.
L’obiettivo, secondo le indicazioni di Massimo Adinolfi, curatore del progetto, era indicare agli studenti, e ragionarne insieme a loro, i percorsi di una possibile «ontologia dell’attualità», dal momento che come non c’è dubbio che l’attualità sia profondamente segnata dall’accelerazione tecnologica in corso, è altrettanto indubbio che essa chiede alla filosofia, e al sapere in generale, un supplemento di riflessione.
Evoluzioni e fasi della vita
E infatti i due relatori hanno rispettato tale intento trattando l’evoluzione e le fasi della vita, fino a toccare il tema dell’immortalità, secondo la biomedicina, con uno sguardo alle moderne scoperte in riferimento alle potenzialità delle cellule staminali e al futuro che la ricerca sta preparando, e secondo la filosofia, con un’analisi delle implicazioni etiche che ogni applicazione scientifica, col suo portato di miglioramento della qualità di vita degli esseri umani ma anche di tentazioni prometeiche, contiene in sé.
Il risultato è stato un dibattito vivace, non stereotipato, plurale, tra intelligenze e competenze diverse, egualmente rispettose dell’altrui posizione, cui gli studenti hanno partecipato con domande pertinenti e riflessioni, a testimonianza, non solo della ricchezza argomentativa degli interventi dei relatori, ma anche di un ascolto attivo e una vera capacità di interlocuzione.