Il Napoli cala il secondo poker della stagione ed ora attende il Real Madrid

Redazione
Il Napoli cala il secondo poker della stagione ed ora attende il Real Madrid
Il Napoli cala il secondo poker della stagione ed ora attende il Real Madrid

Il Napoli cala il secondo poker della stagione ed ora attende il Real Madrid. Il Napoli batte il Lecce per Lecce per quattro reti a zero.

Il Lecce allenato da  D’aversa schiera

Falcone Gallo Pongracic Baschirotto Gendrey Rafia Ramadani Blin Strefezza Krstovic Almqvist

Il Napoli  di  Garcia risponde con
Meret Di Lorenzo Ostigard Natan Olivera
Cajuste Lobotka Zielinski Lindstrom Simeone Kvaratskhelia
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Assistenti: Meli e Alassio
IV uomo: Colli
VAR: Paterna
AVAR: Doveri

La conferma della gara con l’Udinese

Troveremo la conferma della gara con l’Udinese ? È questa la domanda che tutti gli sportivi si sono posti prima della gara del Napoli a Lecce. La squadra di D’aversa ha sempre vinto in casa con Lazio, Salernitana e Genoa e quindi cerca di bissare un Nuovo successo e centrare il poker.

La squadra pugliese ha un organico molto giovane che ha sorpreso tutti in questa prima parte del campionato. Una prova importante quindi per gli azzurri. In campo il Napoli presenta Simeone al centro e Lindstrom e Kvaratskhelia sulle fasce.

La mossa è chiara il Napoli cerca il risultato pieno e inoltre ha già gli occhi alla partita di Champions League con il Real Madrid. La mossa è giusta ed il Napoli domina in campo. Fraseggio e possesso palla che mette in grande difficoltà il Lecce che è costretto a chiudersi e a difendersi con tutti gli uomini nella sua trequarti. Al 12′ la prima vera occasione da gol per gli azzurri. Lindstrom da entro l’area manda oltre la traversa.

Gol del vantaggio

Il gol del vantaggio poco dopo. Scorre il 14′ su calcio d’angolo battuto da Zielinski Ostigard svetta più alto di tutti e mette in rete. Il Napoli fraseggia in campo e Kvaratskhelia mette in difficoltà la difesa pugliese. Simeone al 21′ serve in area Kvaratskhelia che mette di testa oltre la traversa.

Al 25′ si fa vedere il Lecce ma il tiro di Dorcus finisce oltre la traversa. Napoli padrone del campo e al 40′ ancora una grossa occasione da gol per Simeone che fa partire un fendente che lambisce il palo alla destra del portiere. Anguissa al 40′ per Zelinsky il tiro è forte ma ribatte sulle gambe di Gallo e finisce a lato.

La prima parte si chiude sempre con il Napoli in avanti ed il Lecce che prova a venire in avanti in contropiede. Si va al riposo con il Napoli in vantaggio di una rete. Inizia la ripresa e il Napoli presenta il biglietto Kvaratskhelia scambio con Anguissa il tiro va di poco oltre la traversa. Il Napoli insiste cerca il raddoppio che arriva al 50′ palla da Kvaratskhelia per Osimen che mette in rete. 58′ Cambi per entrambe le squadre per il Napoli entrano Osimen Raspadori Politano escono Simeone Kvaratskhelia e Lindstrom.

Per il Lecce entrano D’orcus Dubin e Gonzalez escono Gallo Rattic e Blin. Non cambia nulla è sempre il Napoli a gestire la palla con Lobotka faro del centrocampo azzurro. Al 76′ il Napoli vicino alla tripletta. Il tiro di Raspadori impegna Falconi in una parata a terra. Ancora una sostituzione da parte del Lecce. Piccoli prende il posto di Strefezza. Passano pochi minuti 74′ e Garcia manda in campo Cajuste al posto di Lobotka e 81′ Gaetano al posto di Zelinsky.

È proprio il nuovo entrato che aumenta il vantaggio con un tiro da fuori area che finisce alla destra di Falconi, siamo sul 3 – 0. Il Napoli dilaga in campo e il Lecce si affaccia con molta difficoltà nella trequarti azzurra. Nei minuti di recupero siamo al 93′ Ramadan fa fallo su Gaetano in area e per l’arbitro è calcio di rigore.  Dagli undici metri batte Politano e palla alla destra del portiere. Finisce 4 – O.

Una sola squadra in campo

Un risultato che definisce in modo chiaro lo svolgimento della gara. Una sola squadra in campo quella azzurra che ora aspetta con molta fiducia il Real Madrid di Ancelotti al Maradona per la seconda di Coppa Champions. Due squadre diverse in campo il primo e il secondo, ma nulla è cambiato da punto di vista del gioco. Possesso palla e giro palla con esterni sempre pronti ad aggredire la difesa avversaria.

Gianfranco Lombardi