Il nuovo lockdown scatta con 2300 ricoveri in terapia intensiva
Il nuovo lockdown scatta con 2300 ricoveri in terapia intensiva. 2300 ricoverati in terapia in tensiva: è questa la soglia massima per far scattare il nuovo lockdown in Italia.
Questa è la previsione che, come riferisce corriere.it, starebbero valutando i vertici governativi e gli scienziati.
Stop
Le misure contenute nel dpcm dello scorso 18 ottobre e le restrizioni messe in atto dalle singole regioni non dovessero portare ad un rallentamento della curva epidemica, già nei prossimi giorni il governo sta immaginando di imporre la ahiusura delle attività ‘non essenziali’ e divieto di spostamento tra le Regioni.
Scelta
La scelta è quello di procedere in maniera graduale, soprattutto con l’obiettivo di tenere aperte le attività produttive e le scuole. Se il numero dei nuovi positivi da Covid e quello dei ricoverati continuerà ad aumentare in maniera veloce come in questi giorni, sembra scontato che si debba procedere ad altre chiusure progressive, se non addirittura a un nuovo lockdown.
La soglia lockdown
Il governo al momento esclude il lockdown, anche se all’interno dell’esecutivo una soglia è stata comunque fissata: 2.300 persone in terapia intensiva.
È questo il livello di allarme che potrebbe far scattare misure drastiche.
La preoccupazione forte riguarda gli ospedali. Ieri le persone ricoverate in terapia intensiva erano 926. Una settimana fa, il 14 ottobre, erano circa la metà, 539.
È questo il dato che allarma e su questo si stanno modulando gli interventi. Con la convinzione che oltre le 2.300 persone in condizioni gravi il sistema rischi di collassare.
Ecco cosa rischia di chiudere prima
Di fronte a un peggioramento della situazione la prime attività a dover chiudere i battenti sarebbero le sale giochi.
Nonostante le limitazioni decise a livello regionale, l’affollamento in uno stesso luogo chiuso viene ritenuto molto a rischio.
Palestre
Oggi arriverà una stretta ulteriore pe le palestre e le piscine che rende obbligatorie tutte quelle precauzioni finora facoltative, in particolare la misurazione della temperatura e lo scaglionamento ulteriore agli ingressi. Sorvegliati speciali rimangono i centri commerciali.
Governatori
Alcuni governatori hanno già deciso di farli rimanere chiusi durante il fine settimana, dove maggiore è la circolazione delle persone
. Se la curva epidemiologica continuerà a salire, il governo potrebbe estendere questa misura a tutto il territorio nazionale, lasciando però aperti i negozi di generi alimentari e le farmacie.