Il premio internazionale Marzani dedicato ai giornalisti morti nei teatri di guerra

Il premio è arrivato alla XVII edizione

Redazione
Il premio internazionale Marzani dedicato ai giornalisti morti nei teatri di guerra

Il premio internazionale Marzani dedicato ai giornalisti morti nei teatri di guerra. «Europa, Medioriente e Africa tra guerre, crisi e instabilità internazionale» è questo il tema ma anche il messaggio veicolato questa mattina alla Rocca dei Rettori di Benevento, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Premio Internazionale Giornalistico e Letterario «Marzani», giunto alla sua XVII edizione e in programma il 14 e 15 settembre 2024, in piazza Ciriaco Bocchini di San Giorgio del Sannio.

Ad organizzare la kermesse, l’associazione Campania Europa Mediterraneo, presieduta da Enzo Parziale con il patrocinio morale della Provincia di Benevento e del Comune di San Giorgio del Sannio. Saranno 17 tra giornalisti e scrittori di caratura internazionale che si sono distinti nel racconto delle tematiche contemporanee  dell’economia dei Sud del mondo, del dialogo interculturale, dell’immigrazione e dei rapporti nel bacino del Mediterraneo a essere premiati il 15 settembre, alle ore 18.30, a cui si aggiunge una menzione speciale.

Questi i nomi dei premiati dell’edizione 2024: resi noti dal presidente dell’Associazione Campania Europa Mediterraneo, Enzo Parziale e dalla responsabile cultura e comunicazione di Campania Europa Mediterraneo Teresa Simeone: Roberto Napoletano, direttore de’ «Il Mattino» per il saggio «Il mondo capovolto. Perché il Sud italiano diventerà il Nord europeo»; Olfa Hamdi, deputata e leader del Movimento tunisino della “Terza Repubblica”; Piero Benassi, già ambasciatore a Tunisi e a Berlino; Francesca Albanese, giurista specializzata in diritti umani, funzionaria Onu; Luigi Vicinanza, giornalista, già direttore de’ l’Espresso, sindaco di Castellammare di Stabia; Rezig Abdelouahab, rettore Università di Algeri; Cinzia Sciuto, giornalista e scrittrice (Micromega); don Matteo Prodi, direttore scuola impegno socio-politico Diocesi di Cerreto Sannita; Antonio Corvino, scrittore; Michelangelo Fetto, regista; Nicola Sguera, scrittore e poeta; Marika Borrelli, giornalista e scrittrice; Antonella Oliviero, imprenditrice nel settore delle telecomunicazioni; Giacomo De Cunto, medico cooperatore internazionale repubblica del Benin; generale Urbano Floreani, capo comunicazione servizio stampa dello Stato Maggiore dell’Aeronautica; Francescantonio Garippo, emigrato italiano, sindaco di un comune dell’hinterland di Wolfsburg; Franco Felice, poeta, scrittore e traduttore. Una menzione speciale va al 17enne violinista Antonio Fusco, «per la sua capacità di comunicare attraverso la musica».

La cerimonia che sarà condotta dalla giornalista Teresa Simeone, avrà quale preludio in musica un concerto dal titolo Morricone for Cello&Piano, che vedrà interpreti i Maestri Emilio Mottola e Gennaro Musella.

Sabato 14 settembre, alle ore 18.30, nella stessa location, è in programma una conversazione sul tema: «L’Europa chiusa tra la guerra in Ucraina, i conflitti in Palestina e nel Medioriente e le tensioni crescenti in Africa. La pace è ancora possibile?». Ne discuteranno Olfa Hamdi, deputata, candidata alla Presidenza della Repubblica in Tunisia, leader del Movimento tunisino della “Terza Repubblica”; Piero Benassi, già Ambasciatore a Tunisi ed a Berlino,

Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Governo Conte; Francesca Albanese, giurista specializzata in diritti umani, funzionaria Onu e relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati; Rezig Abdelouahab, rettore dell’Università di Algeri, coordinatore del progetto “l’Africa di fronte alle trasformazioni dell’ordine mondiale”; Cinzia Sciuto, Giornalista e scrittrice, condirettrice della rivista MicroMega e don Matteo Prodi, direttore della scuola di impegno socio-politico della Diocesi di Cerreto Sannita.