Il rito, quasi scomparso, del San Giuvanne
Il rito, quasi scomparso, del San Giuvanne. Simmo San Giuvanne oppure ci sta o San Giuvanne. L’espressione faceva parte del nostro lessico familiare e paesano. La Valle Caudina, forse, è più giusto dire l’intero meridione conosceva benissimo questa formula.
Tutti, o quasi tutti, sapevano bene il significato che, come tante tradizioni, va scemando. Oggi, la chiesa cattolica celebra San Giovanni Battista, da cui deriva questo termine e noi abbiamo voluto rispolverare un rito antico che si perde nel tempo.
I Vangeli Sinottici, ossia, quelli di Marco, Luca e Matteo narrano di come Gesù ricevette il Battesimo nel Fiume Giordano da San Giovanni Battista. Tra i due si stabilì un vincolo che trascende i rapporti familiari.
Ecco perché padrini e madrine sono legati da un rapporto di San Giovanni con i loro figliocci. Compari e Comparielli sia per il battesimo che per la cresima. Poi ci sono i compari di anello per le nozze.
Il comparatico aveva delle regole forti da rispettare, delle vere e proprie leggi. E legava interi nuclei familiari. C’erano riti precisi da rispettare. Il padrino o la madrina guidavano i loro figliocci e questi, a loro volta, si impegnavano in una rispettosa fedeltà. Certo, anche oggi ci sono i padrini di battesimo, cresima ed i compari di anello. Ma quel vincolo sacrale che assicurava O San Giuvanne pare essere svanito.