Il ritorno del Coronavirus e le nostre precise responsabilità
Il ritorno del Coronavirus e le nostre precise responsabilità. Ed ora? Ed ora ci prepariamo al peggio. Inutile nascondersi dietro un dito. Esercizio sterile dare la colpa alla congiura dei poteri forti. Ancor peggio affermare che il Coronavirus è una invenzione. I numeri salgono, e noi, scientemente, abbiamo deciso che le precauzioni dovessero valere solo per gli altri. Ed ora ci troviamo ad un passo dal baratro.
Responsabilità
Tutto quello che sta avvenendo sul fronte del Coronavirus ha delle precise responsabilità, riconducibili sono a noi stessi. Dalle 18,00 di domani, lunedì 17 agosto, scatta di nuovo l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici, al chiuso e all’aperto, per le strade e nelle piazze. Riavvolgendo il nastro, ci dovremmo rendere conto che la colpa resta solo nostra.
Vacanze all’estero
Lasciamo stare chi ha deciso di andare in vacanza all’estero. Dopo le storie su instagram e le foto su facebook, ora tanti di loro stanno lottando contro il Coronavirus. Pensiamo a noi. Noi entriamo nei bar e nei negozi senza mascherina e andiamo in escandescenza se qualcuno ce lo fa notare. Davvero non ci sentiamo di giudicare questi giovani ed i loro genitori. Non ha alcun senso ciò che hanno fatto.
Noi
Noi chiediamo tolleranza zero, che deve valere sempre per gli altri. Noi abbiamo il senso civico di una iena. Noi predichiamo benissimo, con il naso fuori dalla mascherina e razzoliamo male. Nessuno ha capito che, in questa maledettissima situazione, il comportamento anche di uno solo di noi può provocare una valanga che travolge tutti.
Ci lamentiamo, imprechiamo, ci preoccupiamo per la salute e per le nostre tasche, ma restiamo in complice silenzio di fronte a comportamenti dissennati. Speriamo che non sia già troppo tardi. Speriamo che il peggio si possa ancora evitare, ma ora basta. Ora cerchiamo di essere seri e rispettiamo le regole. Questa resta l’unica speranza per evitare il disastro.
