Il Vesuvio a fuoco e il patrimonio nazionale in rovina
Occhi puntati sul Vesuvio in queste ore. Non si tratta della splendida immagine a cui siamo abituati, quella cha secoli ispira artisti e scrittori di tutto il mondo.
Un terribile incendio scoppiato nel parco nazionale partenopeo ha devastato 8-9 ettari di macchia mediterranea e pineta, come riferisce il Corpo Forestale dello Stato, nella località San Fodero di Torre del Greco.
Sul posto dalle prime ore della sera della giornata di ieri due canadair e due elicotteri oltre al personale del Corpo Forestale Nazionale a domare l’incendio boschivo.
Le operazioni di spegnimento che hanno visto l’impiego di ingenti mezzi e un duro lavoro da parte dei vigili del fuoco, si sono da poco concluse con la circoscrizione delle fiamme che, fortunatamente, non hanno lambito le abitazioni vicine.
La vasta area colpita, che rientra nel progetto di salvaguardia della biodiversità, della promozione e sviluppo economico oltre che di custodia del valore culturale, lancia quest’oggi la peggiore immagine di sé: una terra distrutta, privata dell’aura poetica che l’ha resa riconoscibile in ogni dove del globo.
Si indaga ancora sulle cause dell’incendio. Ma al di là della scintilla iniziale la riflessione va all’importanza della tutela del patrimonio paesaggistico e simbolico di cui questo territorio dispone.
La cura di una risorsa tanto ricca e tanto florida è l’unica la strada da perseguire per preservare questa perla del mediterraneo, la cartolina della Campania e dell’Italia nel mondo.
Rita Valente