Il volantino e il molestatore

Redazione
Il volantino e il molestatore
Il volantino e il molestatore

Il volantino e il molestatore. Michela non esiste. E neppure il suo fidanzato fedifrago. Esistono invece Luigi e Valeria.

Il lancio del volantino

E sarebbe proprio quest’ultima il motivo scatenante del volantino distribuito,  anzi lanciato in migliaia di copie nel cuore della notte, tra sabato e domenica scorsi — da un’auto in corsa.

A Scafati, paesone di 48 mila abitanti al confine tra la provincia di Salerno e quella di Napoli, teatro della vicenda, i carabinieri del comando tenenza hanno risolto il caso.Proprio ora che gli scafatesi cominciavano a prenderci gusto a sfogliare il rotocalco rosa fatto in casa.

E si erano spaccati sui social tra quanti sostenevano le ragioni di lei, la donna tradita, e quanti invece, con più difficoltà, le ragioni di lui, l’uomo traditore.

Tutto falso, Michela non esiste. Esiste invece un pretendente rifiutato da Valeria, la «recidiva» del tradimento. I carabinieri hanno individuato l’uomo che, già in passato, aveva infastidito la donna con sms. Ma lei non lo aveva mai  denunciato.

Il molestatore rifiutato

L’uomo per richiamare l’attenzione su di sé si è inventato di sana pianta la storia. Aveva creato la fantomatica Michela che chiede pubblicamente a un non meglio identificato Luigi, fidanzato di Valeria, di solidarizzare con lei in quanto entrambi vittime del tradimento dei rispettivi partner.

«Ci sono chat e chiamate che confermano gli incontri avvenuti mentre io e Luigi eravamo sul posto di lavoro».Una trovata messa su solo per mandare un segnale a quella donna che non ne voleva sapere, e anche al suo compagno. Un vero e proprio chiodo fisso.

Dietro l’invasione dei foglietti gialli non c’è nessuna operazione di marketing o iniziativa meramente pubblicitaria. «È solo un mitomane che, sentitosi rifiutato, ha cercato di creare problemi a questa coppia», tagliano corto al comando tenenza.

Insomma l’ennesimo modo per dare fastidio ad una donna che rifiuta le avances di un uomo. Quando non vengono picchiate ed uccise, le donne devono sopportare la gogna pubblica.