Il WWF interviene sull’impianto di accumulo idroelettrico
L'associazione chiede una seria verifica alla provincia di Benevento

Il WWF interviene sull’impianto di accumulo idroelettrico. L’Associazione WWF SANNIO ha inviato alla Provincia di Benevento una richiesta di sospensione/revoca in autotutela della determinazione n. 1860 del 10/09/2025 relativa all’impianto di accumulo idroelettrico attraverso pompaggio puro della REC Srl e di accesso agli atti, anche ai sensi della FOIA.
La DETERMINAZIONE della Provincia (che si allega) ha per oggetto “R.D. n. 1775/1933. Concessione alla derivazione di acque pubbliche ad uso INDUSTRIALE (impianto di accumulo idroelettrico attraverso pompaggio puro) dal fiume Tammaro, con opera di presa e restituzione nell’invaso di Campolattaro. – Ditta: REC Srl” ed in sostanza quantifica in soli 30 litri al secondo il prelievo di acqua dall’Invaso del Tammaro (area ZPS e ZSC della Rete di aree protette “Natura 2000” e Oasi WWF).
L’atto della Provincia sembra non tenere in conto alcuni aspetti del progetto della REC Srl:
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Che, prima dell’assunzione del provvedimento, l’Associazione aveva trasmesso alle autorità competenti delle osservazioni relative all’iniziativa intrapresa, che possono essere consultate al seguente indirizzo:
https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/448/18064?pagina=2 -
Che, dalla lettura della determina, non sembra siano state esaustivamente superate alcune gravi criticità riscontrate;
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Che il progetto dell’opera non ha mai ottenuto tutte le necessarie autorizzazione (VIA in corso di validità, Ministero della Cultura, …);
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Che la quantificazione del prelievo in 30 l/s, presumibilmente calcolati mediando le sole perdite del processo, e la conseguente definizione di “piccola derivazione” ad uso industriale non qualificano adeguatamente l’impianto industriale che il proponente intende realizzare, caratterizzato dal prelievo massivo di acqua con portata di oltre 100 m3/s, pompata in altro bacino e restituita in periodi successivi e differenti al bacino originario.
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Tale effettivo utilizzo delle acque è addirittura superiore di due ordini di grandezza a quello previsto per la derivazione ad uso irriguo ed idropotabile (3 m3/s) per cui l’invaso è stato realizzato;
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Che, ferme restando le censure riversate nelle osservazioni, alle quali ci si riporta, non si riesce a comprendere, la motivazione per la quale la società a cui sarà affidato l’impianto debba essere stata ammessa a pagare una somma del tutto inadeguata rispetto allo sfruttamento commerciale della risorsa pubblica. Infatti, il “consumo di acqua” rappresenta la conseguenza (ambientalmente grave), ma economicamente meno pregnante rispetto ai possibili introiti della società affidataria. Sorgono spontanee alcune domande: è stata prevista una cessione di energia elettrica a prezzo ridotto per I Comuni proprietari dei fondi ove insiste il bacino? Sono state previste garanzie e facilitazioni per i residenti ed agricoltori? È stato recepito uno studio di fattibilità dell’opera e, soprattutto, uno studio relativo alla capacità di generare reddito? È stato affidato ad un professionista esperto la valutazione circa l’adeguatezza del canone di concessione?
Nell’istanza alla Provincia di Benevento si chiede la sospensione, in autotutela, della determina sopra riportata, in attesa dei doverosi controlli circa le osservazioni avanzate in atti e quelle richieste.
Inoltre, evidenziato che ai sensi e per gli effetti della FOIA (Freedom of Information Act), introdotta con decreto legislativo n. 97 del 2016, parte integrante del processo di riforma della pubblica amministrazione, definito dalla legge 7 agosto 2015, n. 124 che, come certamente dell’Ente, rappresenta una peculiare modalità di richiesta di accesso agli atti, con finalità ben precise e campi di applicazione ben più ampi di quelli previsti dalla L. 241/1990, l’Associazione ha richiesto di poter visionare ed estrarre copia del fascicolo relativo alla determina suddetta, al fine di vagliare ogni ed ulteriore azione per la tutela del nostro territorio nonché del buon andamento e della correttezza e trasparenza della Pubblica Amministrazione. Infatti, la funzione della FOIA oltre a garantire il controllo diffuso sull’operato delle amministrazioni è quella di “consentire la partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa, comprendere le scelte effettuate dalle amministrazioni e promuovere il libero formarsi dell’opinione pubblica”.
Si rappresenta infine che l’Associazione, in caso di inerzia della amministrazione, interesserà la Procura presso la Corte dei Conti al fine di far verificare la correttezza della condotta della Provincia per il possibile danno erariale derivante da un affidamento di risorsa economicamente vantaggiosa, a prezzo troppo basso, senza benefici per la collettività.