Immigrati a Rotondi: preoccupazione e disagi (ma no ai razzisti)

Il Caudino
Immigrati a Rotondi: preoccupazione e disagi (ma no ai razzisti)

Valle Caudina. Ora attendiamo l’apertura della fiera degli imbecilli. Non ci vorrà troppo tempo, dopo la notizia che abbiamo pubblicato questa mattina, si scateneranno i populisti da social, i so tutto di internet e razzisti 2.0 che non mancano mai.
Siamo certi che invocheranno Salvini, Casa Pound, il ritorno del duce e quanto più di becero è possibile.
L’arrivo dei migranti anche a Rotondi è un fatto epocale e non di dimensioni locali.
Gli amministratori, se anche ci fossero, ma al momento al municipio c’è un commissario prefettizio, una circostanza che ha precise responsabilità, potrebbero fare poco.
Quello che si poteva fare per controllare l’iniziativa di un imprenditore privato, lo si è fatto.
Prima di essere sfiduciato, l’allora sindaco Russo, dopo una verifica tecnica disposta dagli uffici, ha chiuso il centro perchè mancava la relazione dei vigili del fuoco. Altro non si può: il Prefetto di Avellino, come tutti i suoi colleghi della Campania, deve gestire una flusso umano di straordinarie dimensioni, e si appoggerà a qualsiasi struttura possibile.
Non dimentichiamo che stiamo parlando di bambini, di uomini e donne come noi, che fuggono dall’orrore e per mettersi in salvo rischiano la vita.
Non dimentichiamo che stiamo parlando di esseri umani.
Non dimentichiamo che ci dichiariamo cattolici, anche se in questa Valle, nessun sacerdote ha accolto l’invito di papa Francesco di aprire le case canoniche a questa umanità dolente e disperata.
Gli stessi preti predicando bene e razzolando male dimenticano che il Vangelo racconta come tanti anni fa nessuno diede asilo ad un uomo ed ad una donna che stava per partorire.
Bisogna cercare di stare calmi e capire anche le giuste preoccupazioni degli abitanti di Campizze. Si tratta di un polo commerciale e, non è escluso, che la vista dei diversi possa spaventare i clienti.
Non solo, l’albergo che deve ospitare queste persone è praticamente attaccato ad una chiesa.
Si tratta di elementi oggettivi di disagio.
Ed allora, il prossimo sindaco dovrà chiedere allo stesso prefetto Sessa una attenta vigilanza alle forze dell’ordine e magari cercare qualche forma di integrazione e di convivenza con questa gente.
Ai razzisti vecchi e nuovi, agli imbecilli 2.0 e a tutti coloro che vogliono mestare nel torbido, cercando di esasperare gli animi, ricordiamo che la Valle Caudina ha tanti dei propri figli dispersi per il mondo ed in passato tanti di loro sono dovuti fuggire dalla nostra terra perchè avevano fame.

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