In Campania mancano 222 medici di famiglia
Sempre più difficile trovare un medico
In Campania mancano 222 medici di famiglia. E’ una problematica molto viva in Valle Caudina. In Campania mancano 222 medici di famiglia, più di 750 guardie mediche e 35 pediatri di libera scelta.
IMentre in provincia mancano all’appello 162 medici di famiglia. «Non sappiamo davvero come far fronte a questa situazione — dice Antonio Postiglione, capo della direzione generale per la tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale —, se consideriamo che tra le guardie mediche su 770 posti vacanti ne sono stati attribuiti appena 36.
Tra i medici di famiglia, invece, su 399 iscritti nelle graduatorie che abbiamo convocato a Napoli il 3 e 4 settembre scorsi, in 222 hanno rifiutato l’incarico.
Per coprire i posti rimasti vacanti — aggiunge — le Asl dovranno avviare procedure straordinarie di assunzione, per sopperire almeno in via temporanea a queste carenze.
Intanto, se questa è la fotografia attuale dell’assistenza sanitaria territoriale, che non solo in Campania, di anno in anno fatica ad assicurare le prestazioni ai cittadini, le cose potrebbero addirittura peggiorare già a partire dall’anno prossimo.
«Nel 2025 — è l’allarme di Luigi Sparano sindacalista dei medici di base — il numero di posti vacanti tra i medici di famiglia sarà probabilmente triplicato, per via dei pensionamenti di coloro che hanno iniziato questa professione negli anni ‘80».
Un allarme confermato anche dalla direzione sanitaria regionale. «L’età media del personale medico convenzionato — dice Postiglione — si allunga sempre di più, un problema che riguarda tutte le Regioni.
Per rendere di nuovo appetibile questa professione è necessario aumentare le remunerazioni, perché qui in Italia i medici sono pagati in media meno dei loro colleghi europei».
Questi dati confermano che l’assistenza medica sta diventando una vera e propria chimera. Le cose, purtroppo, non cambiano per quanto riguarda gli ospedali.
Il dritto ad essere curati viene ogni giorno che passa sempre più compresso. La salute rappresenta una vera e propria roulette russa.
