Incidente stradale: carabiniere muore sotto gli occhi della fidanzata
Incidente stradale: carabiniere muore sotto gli occhi della fidanzata. Tragedia a Livorno dove un carabiniere di 42 anni originario della provincia di Caserta, Domenico Fuccia, è morto all’ospedale in conseguenza di un terribile incidente con la moto avvenuto intorno alle 20 dell’altro ieri, domenica 22 agosto, sulla variante Aurelia.
L’uomo stava facendo rientro a casa dopo una giornata passata al mare con la fidanzata quando ad un certo punto ha perso il controllo della moto; mentre percorreva la galleria di Montenero in direzione Livorno finendo contro un palo che delimita la carreggiata.
Un impatto devastante in seguito al quale Domenico Fuccia avrebbe comunque avuto la forza di rialzarsi, assistito in un primo momento da due coppie che erano dietro di lui in scooter; e lo hanno accompagnato in una piazzola di sosta dove ad attenderlo c’era la fidanzata, che lo seguiva in macchina.
I soccorsi
La donna ha subito chiamato il 112 che ha inviato sul posto un’ambulanza della Misericordia di Monterno che ha trasporto il 42enne in ospedale in codice rosso. Intorno alle 1.30 il decesso.
Sul posto è intervenuta la polizia municipale per i rilevi, ma secondo una prima ricostruzione il motociclista avrebbe fatto tutto da solo. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per stabilire con esattezza le cause dell’incidente.
Sotto choc la famiglia e gli amici. Fuccia, che prestava servizio a Firenze dove risiedeva, lascia la compagna e una bambina di 6 anni. Immenso il dolore nella comunità del casertano; col sindaco di Arienzo Giuseppe Guida che affida a Facebook le poche parole di cordoglio: “Arienzo oggi è triste, ciao Mimmo”.
Vaiolo scimmie, ad Arezzo primo caso in Toscana
Primo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana: all’ospedale San Donato di Arezzo, nel reparto di malattie infettive, ricoverato un uomo di 32 anni rientrato da una vacanza alle isole Canarie. Lo rendono noto Asl Toscana Sud Est e Istituto Spallanzani di Roma.
L’uomo, di Arezzo, rientrato in Italia il 15 maggio “ha presentato rapidamente i sintomi della malattia” e il 20 “si è fatto visitare dal proprio medico di base che lo ha indirizzato agli ambulatori di malattie infettive”.
E’ poi “immediatamente preso in carico dai medici del reparto in quanto presentava delle lesioni cutanee suggestive per l’infezione” ed è contattato l’Istituto Spallanzani “sia per un parere sulle lesioni, confermando il sospetto clinico posto ad Arezzo in quanto risultavano simili a quelle dei 3 pazienti da loro ricoverati
Sia per l’invio dei campioni per la conferma di laboratorio”. I tamponi sono inviati il 21 maggio al laboratorio di virologia dello Spallanzani e “il giorno successivo” il responso sulla positività “di tutti i campioni esaminati”.
Il servizio di prevenzione della Asl “ha provveduto ad individuare tutti i contatti” del 32enne “che sono raggiunti; e per i quali è prevista una sorveglianza sull’insorgenza dei sintomi per i prossimi 21 giorni.
I sintomi e segni da attenzionare sono le lesioni cutanee (vescicole e pustule), febbre, malessere e ingrossamento dei linfonodi”. Riguardo ai familiari, l’Asl precisa che l’uopmo non ha avuto contatti, in quanto vive da solo. (ansa.it)