Incidente di Cervinara, la versione del giovane: Non credevo di aver investito una persona

Il Caudino
Incidente di Cervinara, la versione del giovane: Non credevo di aver investito una persona
L’auto vola fuori strada: muore un giovane di 23 anni

Cervinara.
S. G., operaio specializzato nel settore delle trivellazioni, accompagnato dal noto penalista Dario Vannetiello, si è recato presso il Commissariato di Polizia per fornire la sua versione dei fatti circa l’incidente mortale di sabato sera.
Un sinistro che è costato la vita a Patrizia Marro.
Secondo quanto raccontato dal giovane, nella serata di sabato aveva appena imboccato via Variante e viaggiava a circa 50 km l’ora.
Poco prima del distributore di benzina ha sentito un tonfo non troppo violento sulla parte destra della sua Volvo C 30.
Era convinto di aver investito un cane o un oggetto.
A questo punto, percorsi altri duecento metri e appena trovato un posto dove fermarsi, è sceso per sincerarsi delle condizioni della vettura. Il ragazzo spiega che mancava lo specchietto, era saltata la freccia ed il faro era uscito dall’abitacolo tutto dalla parte destra della vettura.
Solo in quel momento ha avuto il sospetto che avesse potuto investire una persona. Ha fatto subito inversione di marcia – dice agli inquirenti – per portare soccorso alla persona.
Una volta giunto sul posto ha constatato che era già giunta un’ambulanza e non è sceso perché ha temuto che la sua presenza potesse turbare familiari ed amici. Secondo la sua versione dei fatti non ha mai pensato di fuggire. Si è recato verso casa in via San Cosma, dove ha trovato la mamma ed il cognato. Ha preso da parte il cognato e gli ha raccontato cosa fosse successo, pregandolo di andare a verificare in via Variante. Qui, l’uomo ha parlato con un nipote della vittima ed è tornato a casa. S.G., dunque, gli ha fatto presente di voler andare a spiegare la sua versione dei fatti alle forze dell’ordine ma di voler andar con un bravo avvocato. Ha dato, quindi, mandato al cognato e lui si è diretto con la Volvo C 3 verso Modena dove ha un fratello e dove aveva già deciso di trascorrere la Pasqua.
Il cognato ha avuto la disponibilità dell’avvocato Vannetiello solo nella giornata di domenica. Il legale ha consigliato al suo cliente di recarsi immediatamente con lui presso il commissariato di Cervinara. E così, S.G. ha fatto il viaggio a ritroso sono a Cassino. Qui, temendo di essere bloccato dalle forze dell’ordine, ha fermato l’auto ed ha preso il treno sono a Napoli.
Una volta arrivato a Cervinara si è recato in commissariato accompagnato dal legale, consegnando le chiavi dell’auto. Ora la sua ricostruzione dei fatti sarà trasmessa alla procura della Repubblica di Avellino. Con questa deposizione, il giallo del sabato santo è stato risolto ma non è certo finito il caso.