Individuati 136 alloggi occupati da abusivi: non pagavano affitto dal 1990

Il Caudino
Individuati 136 alloggi occupati da abusivi: non pagavano affitto dal 1990
Un momento del Piano coordinato di controllo economico del territorio condotto il 28 e 29 luglio dalla Guardia di Finanza di Ancona nei comuni costieri della provincia: Ancona (Torrette e Portonovo), Senigallia, Falconara marittima, Sirolo, Numana-Marcelli. Duecentosei le verifiche sull'emissione di scontrini e ricevute fiscali, con 74 violazioni accertate, che vanno ad aggiungersi alle 625 rilevate nei primi sei mesi del 2012. Fra le curiosit‡, il caso di un barista di Osimo (Ancona) smascherato dalle Fiamme Gialle dopo aver battuto in poco tempo 11.126 scontrini a importo 'zero', per sottrarre gli incassi giornalieri dal conteggio del registratore di cassa. L'esercente ha evaso 170 mila euro e ora rischia la sospensione dell'attivit‡, che di norma scatta alla quarta violazione rilevata nell'arco di cinque anni. ANSA/ GUARDIA DI FINANZA COMANDO PROVINCIALE DI ANCONA +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

L’inchiesta, condotta dai militari della Compagnia di Aversa, ha fatto emergere come l’Ente locale normanno, nonostante la piena conoscenza delle criticità e delle morosità inerenti agli immobili in San Lorenzo – note sin dal febbraio/marzo 1995, quando è stato conferito apposito mandato ad un avvocato del libero foro per il recupero delle morosità – nel corso degli anni ne ha subito e tollerato la occupazione sine titulo ed il mancato pagamento dei relativi canoni di locazione e/o indennità di occupazione da parte dei soggetti privati ivi alloggiati per oltre 16 milioni di euro, di cui circa 2.700.000 euro riferiti al periodo 2009/2013 per i quali è ancora esperibile l’azione di responsabilità erariale da parte dell’Autorità Giudiziaria Contabile, vista l’intervenuta prescrizione degli importi afferenti alle annualità precedenti. È stato documentato come gli amministratori ed i dirigenti comunali succedutisi nel tempo, rimanendo sostanzialmente inattivi, non hanno mai concretamente attuato quanto deciso né con le diverse delibere di consiglio o di giunta adottate, né con i diversi provvedimenti emessi dai competenti uffici comunali, di fatto facendoli rimanere solamente semplici intenzioni.

La magistratura contabile ha emesso atto di “invito a dedurre” nei confronti di due sindaci pro tempore, due assessori al patrimonio pro tempore e di tre dirigenti al patrimonio attuali e pro tempore del comune di aversa, ritenuti responsabili di aver arrecato un nocumento pubblico di ingenti dimensioni alla propria amministrazione di appartenenza.

È significativo inoltre evidenziare che l’intervento della procura erariale e delle fiamme gialle ha prodotto l’adozione da parte del comune di aversa di provvedimenti di ripristino della legalità e l’avvio di azioni per il recupero degli immobili e delle morosità.

L’attività di servizio testimonia il costante impegno esercitato dalla procura regionale della corte dei conti per la campania e dalla guardia di finanza di caserta nel contrasto alla cattiva gestione del patrimonio pubblico, anche a salvaguardia degli equilibri di bilancio, al fine di garantire la legalità, l’equità e l’efficienza nella gestione delle risorse pubbliche.