Infanzia negata in Campania

I dati dell'unicef fanno rabbrividire

Redazione
Infanzia negata in Campania

Infanzia negata in Campania. In Campania 438mila bambini sono a rischio povertà, un quinto di tutta l’Italia, dove sono 2,5 milioni, e cresce il lavoro minorile. Oggi sono più di 5mila i ragazzi tra i 15 e i 17 anni che lavorano in Campania, secondo i dati dell’Inps. E’ quanto riporta Napoli Fanpage.

Molti di loro, purtroppo, si fanno male in incidenti sul lavoro: sono 737 le denunce di infortunio nel 2024 nella regione meridionale. È la fotografia che emerge dai dati di Unicef Italia, l’agenzia delle Nazioni Unite impegnata nella difesa dei diritti dei bambini in tutto il mondo. Da maggio, il presidente è Nicola Graziano, magistrato originario di Aversa, ma napoletano di adozione.

La Campania – spiega Graziano a Fanpage.it – è la regione italiana che è cresciuta di più in questi anni per i minorenni tra i 15 e i 17 anni che lavorano. Il lavoro minorile è un fenomeno in costante crescita in Italia. Siamo passati dai 50mila minorenni del 2021 agli 80mila del 2025.

In Campania oggi sono 5.088, secondo i dati dell’Inps. Molti di loro, purtroppo, si fanno male: sono 737 le denunce di infortunio nel 2024: (490 maschi e 247 femmine). Come Unicef Italia, siamo impegnati per aiutare questi ragazzi a migliorare le loro condizioni di vita. Proprio recentemente abbiamo stipulato un accordo con Succivo, in provincia di Caserta, che è diventata città amica dei bambini e dell’adolescenza”.