Ingresso solenne di don Mimmo Napolitano nella parrocchia di Frasso Telesino

Il nuovo parroco ha abbracciato anche le tradizioni religiose di Frasso Telesino

Redazione
Ingresso solenne di don Mimmo Napolitano nella parrocchia di Frasso Telesino

Ingresso solenne di don Mimmo Napolitano nella parrocchia di Frasso Telesino . Con un discorso sentito e ricco di fede, don Mimmo Napolitano ha fatto ufficialmente il suo ingresso canonico nella comunità parrocchiale di Frasso Telesino, in provincia di Benevento. La cerimonia, svoltasi ieri sera – data significativa in cui la Chiesa fa memoria di San Giovanni Paolo II –, è stata un momento di preghiera, riconoscenza e speranza condivisa.

Fin dalle sue prime parole, don Mimmo ha mostrato umiltà e dedizione, chiedendo perdono per i propri limiti ed esortando i fedeli a camminare insieme verso una “vera comunità”, unita nella preghiera e radicata nell’amore di Dio.

Ha ricordato con affetto le tradizioni religiose del paese – dalla Madonna del Carmine al Santissimo Crocifisso, da San Michele Arcangelo a Santa Giuliana – sottolineando come le feste patronali e rionali siano un “tesoro da custodire”.

Nel suo intervento, il nuovo parroco ha ringraziato la sua “famiglia acquisita”, quella presbiterale, e la comunità di San Tommaso e Laiano, dove ha precedentemente servito. Un pensiero riconoscente è stato rivolto anche alle autorità civili e militari, tra cui l’onorevole Clemente Mastella e il sindaco Pasquale Viscusi.

Don Mimmo ha espresso gratitudine al Vescovo per la fiducia riposta in lui e ai sacerdoti che lo hanno preceduto, in particolare don Nicola, don Giuseppe e don Raoul. Un commosso ricordo è andato ai suoi genitori, Liberato e Gemma, “ora dalla balaustra del cielo”.

Con uno stile pastorale vicino a quello del “Buon Pastore”, don Mimmo ha assicurato il suo impegno per conoscere “ciascuno di voi, uno per uno”, specialmente gli anziani, i malati e i bisognosi. La sua missione si fonda sull’ascolto, sulla condivisione e sulla promozione di una “carità fraterna”, perché – come ha affermato – “i sogni di una comunità possono diventare realtà se sono condivisi”.

Un inizio all’insegna della grazia e della collaborazione, sotto lo sguardo della Vergine Maria e dei Santi Patroni, a cui don Mimmo ha affidato il suo nuovo ministero.