Inquinamento dell’Isclero: pugno duro dei sindaci

Redazione
Inquinamento dell’Isclero: pugno duro dei sindaci
Al via a due contratti di fiume della Provincia di Avellino

Valle Caudina. Lo stato di salute del fiume Isclero è stato al centro di una audizione della commissione trasparenza del consiglio regionale della Campania. Un’audizione convocata dalla presidente Giulia Abbate alla quale, hanno preso parte tra gli altri, i sindaci dei comuni caudini di, Airola, Moiano, Paolisi e Sant’Agata dei Goti, rispettivamente, Napoletano, Buonanno, Montella e Valentino.
Si tratta di centri tutti attraversati dall’Isclero. Oltre a loro anche i responsabili dell’Ato Calore Irpino ed i tecnici dell’Arpac. In buona sostanza sono state analizzate tutte le cause dell’inquinamento di quel corso d’acqua. Ed è stata decisa un’azione di coordinamento locale, che dovrà essere messa in campo proprio dai primi cittadini, per individuare chi sversa liquami nel fiume, senza le prescritte autorizzazioni. Le sostanze, presenti nel corso d’acqua verranno individuate,proprio per risalire alla tipologia dell’azienda che fa arrivare i propri liquami nel corso d’acqua, senza prima averli sottoposti ad un’accurata depurazione. Non sfugge a nessuno l’importanza dell’Isclero, proprio in questi centri che possono vantare dell’eccellenze agricole, note a livello nazionale. Basti pensare, infatti, alla mela annurca. Da qui, un’azione di salvaguardia e di monitoraggio, che dovrebbe dare degli importanti risultati. L’ambiente, infatti, resta la più grande risorsa della Valle Caudina e, quindi, c’è la necessità di difenderlo ad ogni costo.